Una nostra lettrice ci ha mandato una poesia chiedendoci di pubblicarla:
I cieli di Gerusalemme
Si specchiano i cieli di Gerusalemme
nella vanità delle cupole d’oro
di chiese e moschee,
cullando litanie millenarie
che il Muro del Pianto sussurra.
Cieli di preghiere, nuvole e stelle leggere.
Passeggiano in bilico i cieli di Gerusalemme
sopra il serpente di cemento
che stritola il cuore degli uomini,
luccicando su pietre, canne di fucili
e pozze di sangue che bagnano una terra d’ulivi.
Cieli di odio, paura e antichi pianti che si rinnovano.
Si rincorrono i cieli di Gerusalemme
nei quartieri dell’esilio
tra i profumi vagabondi di sesamo e timo,
riecheggiando nei versi dei poeti
e nelle note spezzate dei canti della resistenza.
Cieli di villaggi perduti, macerie di memorie e diaspore nuove.
Si riflettono i cieli di Gerusalemme
negli occhi dei bambini che non li hanno mai visti
e in quelli dei vecchi che ancora li piangono,
sventolando nei colori di una bandiera
che non trova più la strada di casa.
Cieli di sogni e risvegli da notti incompiute.
Cieli di rassegnazione e speranze sospese di un popolo.
Laura Vargiu
Testo vincitore, per la sezione “poesia singola”, della XXVIIa edizione del Premio Letterario “La Mole” di Torino (2013) e della VIa edizione del Premio Letterario Internazionale Poesia dell’Anno (2013), sezione “I valori della pace e della solidarietà”, di Quartu Sant’Elena (CA).
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