Gli ideali delle Termopili – KONSTANTINOS KAVAFIS

25 Marzo 2012

Konstantinos Kavafis

Konstantinos Kavafis poeta greco che ha vissuto ad Alessandria d’ Egitto, ha sempre goduto di molta considerazione nel panorama culturale greco, nonchè in quello internazionale. TERMOPILI è una delle sue poesie più belle e più intense. Un’ ode, un elogio infervorati e dall’ impatto molto forte a coloro che, nei grandi tempi storici della Grecia, difesero il passo delle Termopili dagli invasori persiani, cioè i famosi trecento soldati spartani al comando del re Leonida, e che con la loro morte eroica impedirono alle forze persiane di dilagare per tutta la Grecia. Il gesto eroico dei trecento spartani è divenuto il simbolo per antonomasia di tutti coloro che lottano per la libertà del proprio popolo e del proprio paese, soprattutto contro l’ oppressione straniera; anche perchè l’ esiguo numero dei difensori delle Termopili ha come, in un certo senso, avuto la meglio su una forza straniera soverchiante appartenente all’allora esercito più numeroso e più potente del mondo. Perciò, la difesa dei trecento spartani e la loro conseguente morte, sono sempre state considerate un sacrificio grande e importante per la difesa della patria. Splendidi i versi iniziali della poesia, che esaltano tutti coloro che si sono battuti in ogni tempo per la difesa dei propri ideali, spesso con mezzi e forze impari. Quel passo tra gole rocciose denominato Termopili sembra assurgere così a metafora di principi, valori, ideali, azioni e stile di vita davvero elevati, improntati ad uno spirito di generosità, di disinteresse materiale e rendicontista, di giustizia e di compassione, di soccorso e di umana fratellanza. Colpiscono, in modo del tutto speciale, gli ultimi versi della poesia in quanto il poeta riconosce, su tutto, la sublime volontà della lotta e del sacrificio pur sapendo, chi li compie, che alla fine ci sarà sempre un Efialte, cioè un traditore (Efialte era colui che tradì i trecento spartani rivelando ai persiani il punto segreto dal quale avrebbero potuto attraversare il passo delle Termopili e prendere alle spalle i difensori), e alla fin fine gli invasori o gli oppressori sul momento vinceranno.

 

PS. Il 25 marzo 1821, al termine dei famosi moti di indipendenza con le relative lotte cruente e i terribili spargimenti di sangue, la Grecia proclamava la propria indipendenza dai turchi dopo quattrocento anni di dominio. Una data importante per i greci ma anche per tutti i popoli balcanici sotto il dominio dell’ impero turco, e per l’ intera Europa che ne seguì l’ evoluzione dei moti e spesso vi prese parte attiva come, ad esempio, fece il poeta romantico inglese Byron che morì combattendo a Missolungi. Auguriamo alla Grecia, il giorno della sua Festa Nazionale più importante, di mantenere sempre alti il ricordo, la fama e gli ideali delle Termopili.

Francesca  Rita  Rombolà

TERMOPILI

Onore a quanti nella loro vita

decisero difese di Termopili.

Mai dal loro dovere essi recedono;

in ogni azione equilibrati e giusti,

con dolore, peraltro, e compassione;

se ricchi, generosi; anche nel poco

generosi, se poveri; solerti

a soccorrere gli altri più che possono,

capaci solo della verità, senza neppure odiare i mentitori.

E di più grande onore sono degni

se prevedono (  molti lo prevedono)

che spunterà da ultimo un Efialte

e i Persiani, alla fine, passeranno.

Konstantinos Kavafis

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