…Che nell’anno di grazia (si fa per dire…) 2013, una ragazza del nostro, ma, soprattutto, del suo tempo, molto giovane e carina, moderna ed acculturata, si metta a scrivere, scavando nella sua fresca memoria, di un tempo che non c’è più da un bel po’, sarebbe già di per sè cosa quanto meno un po’ anomala, per non dire strana. Se poi consideriamo che, da questa archeologia della memoria, vengono fuori, via via, come per incanto, una serie di personaggi (la Nonna su tutti) ed una serie di mentalità, di modi di essere e di luoghi che oggidì a molti giovani (se non a tutti…) spoetizzati contemporanei, spesso superficiali e consumisti, possono, sbagliando di grosso, apparire arcaici e superati, ecco che il piccolo, grande miracolo di questo libro si disvela in tutta la sua forza rievocativa, commovente e coinvolgente. Io l’ho letto e riletto e se mi sono deciso a scrivere queste poche righe di presentazione, credetemi, è perché in esso credo, con convinzione. E poi con tanto affetto per la sua autrice, la quale, peraltro, è stata mia valente allieva.
Umberto Donato
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