VENTI ANNI
Soffiano forte i venti
senza direzione
onde altissime sconvolgono i litorali
e sembrano spezzare
la dura roccia di scogliere e montagne.
Le nere armate giungono
per colmare il vuoto dei tempi
giorni di rabbia
giorni di rivolta
giorni di lotta
che bruciano nel grido silenzioso
attesa del ruggito finale.
Sui tuoi venti anni
piovono gocce di luna
riflessi di fuoco
negli occhi stellari e inquieti.
Non è mai stata
più parca la terra
più avida di sogni e di ricordi
più fresca e feconda
in mezzo all’aridità delle passioni
dei sentimenti, del sangue.
Francesca Rita Rombolà
Ricordo, come se fosse ora, i miei venti anni tragici e infelici segnati dalla solitudine, dall’incomprensione circostante, dalla chiusura interiore eppure attraversati spesso dal filo rosso della speranza… una speranza sconosciuta e incomprensibile che però non è mai venuta meno… che non viene ancora meno nei miei venti e venti anni e più.
Flashback sul passato, lampi ancora più improvvisi sullo schermo nero del futuro, un presente vissuto forse intensamente ma quasi senza consapevolezza alcuna, quasi una sorta di dormiveglia alle prime luci dell’alba ma di un giorno ancora lontano.
Cosa hanno di speciale i venti anni di un essere umano, uomo o donna? Forse proprio niente. Forse invece tutto. Età di passaggio. Ma forse il passaggio è già avvenuto. Età dell’ideale, del dubbio, della rivolta. Ma forse l’ideale è ancora in formazione, il dubbio è immaturo, la rivolta è troppo irrazionale… Proprio niente e invece tutto, e in questo “tutto” vi è la bellezza e il vigore naturali in pieno sviluppo, la flessuosità del corpo, la cadenza dei movimenti, la sveltezza dei passi, la disinvoltura delle emozioni e delle passioni, la freschezza della mente.
E’ facile avere venti anni oggi? In Siria, in Egitto, in Libia? In Russia e in Crimea, nelle due Americhe, in Europa, nel mondo intero, in Italia? E’ mai stato facile avere venti anni in qualunque parte del mondo e in qualunque epoca della Storia?
La vita che fugge o che si arresta. Il dolore sconfitto o che sopraggiunge. La gioia, in attimi, attimo dopo attimo, una sequenza perspicace che sfocia in euforia, e poi…
P. S. – Per chi ha venti anni oggi, in ogni parte del mondo, perché non è mai stato facile avere venti anni in nessuna epoca della Storia; perché è questa l’età delle forti contraddizioni e dell’entusiasmo, ma anche delle illusioni e delle delusioni, della pienezza e del vuoto e soprattutto delle scelte fondamentali che caratterizzeranno la vita e influiranno maggiormente su di essa.
f.r.r.
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