Il blog WWW.POESIAELETTARATURA.IT, Canto e parole nell’era dei sentimenti estinti… è lieto di ospitare un artista che si occupa di musica contemporanea. Il suo nome è Davide Tosello.
Ecco, di seguito, la sua biografia e una serie di domande di Francesca Rita Rombolà a Davide Tosello.
Davide Tosello nasce ad Aosta il 24 luglio 1982. Fin da bambino nutre interesse per l’arte e la musica in generale e, dopo diverse esperienze come cantante, inizia a scrivere e a comporre canzoni in chiave brit pop e rock. Completamente autodidatta, la sua musica è sinonimo di semplicità, immediatezza ed evocazione. Le atmosfere delle sue canzoni passano da momenti intimisti mantenendo le caratteristiche immutabili del “bel canto” della musica cantautorale italiana, ma con un occhio ben aperto verso l’innovazione e la ricerca di nuove sonorità. Nel novembre 2013, esce il primo EP da solista “Silenziosamente”, anticipato dal singolo “Dublino”. Disco registrato e mixato presso Meatbeat, studio di registrazione di Raffaele “Nedagroove” D’Anello. I testi e le musiche sono state scritte interamente da Davide Tosello, mentre gli arrangiamenti sono stati curati con il gruppo KEDIVE’, band che accompagna Davide Tosello nei concerti.
LINE UP
Davide Tosello: voce e chitarra acustica
Simone Pellicanò: batteria
Luca Consonni: chitarra elettrica
Enrico Laganà: basso
Ciao, Davide. Vedo che le tue influenze musicali spaziano in un campo molto vasto. Chi, tra i vari gruppi o singoli, è stato davvero determinante per la tua musica e perché?
Ciao Francesca, sì effettivamente ascolto tanta musica e di ogni genere.
Sono cresciuto con la musica dei Beatles e con tutto il rock anni settanta. Sono principalmente un patito della scena musicale anni novanta, determinanti sono stati gruppi quali Nirvana, Radiohead, U2, Cure, Smiths, Starsailor, REM e cantautori come J. Buckley e Patti Smith. Adoro molto l’atmosfera di queste musiche in parte rock ed in parte new wave. Testi evocativi che si fondono perfettamente alla linea musicale.
Quanto sono importanti, per te, il testo di una canzone e quanto la musica?
Sono entrambi fondamentali. Ci sono canzoni che nascono da un testo, da un’idea, ovvero dalla necessità di dire qualcosa di specifico o di parlare di un determinato argomento. Viceversa, a volte, succede che sia la musica a nascere per prima, attraverso la scoperta di suoni particolari o di sequenze di accordi che creano una’atmosfera che intriga come è successo per “non avere più tempo”. In quel caso il testo cerca di adeguarsi alle sensazioni che la musica trasmette. In ogni caso, quindi, testo e musica sono legate da un vincolo che può essere più o meno intenso a secondo dei casi.
Cosa evoca la tua musica in particolare e quale impatto pensi abbia l’atmosfera delle tue canzoni su chi le ascolta?
Come detto prima, c’è sempre un legame tra musica e testo, in particolare facciamo sempre molta attenzione ai suoni perché hanno un ruolo fondamentale rispetto alla necessità di trasmettere emozioni. E’ sempre difficile dire che impatto abbiano le canzoni sulle persone. Sicuramente, speriamo che sentano le medesime sensazioni che proviamo noi nel suonarle, ovvero l’intensità e la ricerca espressiva che attraversano le nostre canzoni
Dimmi qualcosa sul binomio musica – poesia: è inscindibile o lo si può separare?
ll rapporto poesia-musica è sempre stato caratterizzato dalla “musicazione” di testi anche se non lo trovo inscindibile anzi, la poesia non deve essere vincolata da schemi spesso dettati da una linea musicale.
La Letteratura in genere è da sempre importante per la musica e i suoi diversi generi quali, ad esempio: il rock, il pop, il blues ecc..?
Si, molto spesso c’è un’inevitabile contaminazione tra i diversi generi, vista la capacità della musica di trasmettere sensazioni e amplificare i contenuti descritti dalle parole. Personalmente non abbiamo ancora direttamente pescato idee dalla letteratura ma è ovvio che ciò che esprimiamo discende anche dai testi che abbiamo letto e che prediligiamo.
Dalla tua biografia riscontro che hai pubblicato un singolo dal titolo “Dublino”. Riveste un significato speciale, per te, questa città? Ci hai forse vissuto?
Sì, Dublino è una città stupenda e suggestiva. Ho avuto modo di visitarla anni fa ma non ci ho vissuto purtroppo.
Quando ho scritto la canzone ho immaginato un viaggio in treno verso una meta lontana, una sorta di fuga dalla realtà.
Cosa ne pensi, in tutta sincerità, dell’Irlanda e della musica celtica?
L’Irlanda è un paese ricco di storia e di cultura, forte anche del proprio patrimonio musicale però non sono un patito di musica celtica in quanto prediligo altri generi musicali.
Un tuo personale parere sulla Poesia e sulla figura del poeta.
Adoro la Poesia in tutte le sue forme. Ho letto tanto Neruda, Hikmet ed in particolare tante raccolte dei poeti “maledetti”. La figura del poeta secondo me è verosimile a quella del cantautore. La sensibilità, il desiderio di comunicare con le persone e la necessità di lanciare un messaggio sono le caratteristiche più comuni.
Grazie mille.
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