“Sun Tzu disse:
E così, nelle operazioni militari:
se conosci il nemico e conosci te stesso,
nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo.
Se non conosci il nemico ma conosci te stesso,
le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta.
Se non conosci nè il nemico nè te stesso,
ogni battaglia significherà per te sconfitta certa.”
Brano in versi tratto dal SUN TZU – L’Arte della Guerra
<img class="alignleft size-medium wp-image-1673" alt="233px-Enchoen27n3200" src="https://www.poesiaeletteratura.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/02/233px-Enchoen27n3200-199×300.jpg" width="199" height="300" srcset="https://www.poesiaeletteratura.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/02/233px-Enchoen27n3200-199×300.jpg 199w, https://www.poesiaeletteratura.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/02/233px-Enchoen27n3200 more tips here.jpg 233w” sizes=”(max-width: 199px) 100vw, 199px” />Più di duemila e trecento anni fa, nell’odierna Cina del nord, uno stratega o un condottiero di eserciti (forse anche più di uno) mise per iscritto un trattato di arte militare e di saggezza molto più antico e non privo di controversie.
In Occidente è conosciuto (di recente) col nome di SUN TZU o L’Arte della Guerra. Il pensiero generale contenuto in questo saggio mostra la prospettiva, radicalmente nuova, di poter raggiungere la vittoria (in qualsiasi campo, e non solo in quello militare) senza combattere e la visione di conquistare intero e intatto il nemico.
Da cinquant’anni, cioè più o meno da quando il SUN TZU è stato tradotto in molti paesi occidentali, le ricerche colte e anche meno colte in proposito hanno intuito (e forse compreso un po’) l’importanza di questo antichissimo testo cinese che sembra racchiudere, in realtà, un modo rivoluzionario, efficace e sempre attuale, di affrontare i conflitti siano essi guerre, questioni in affari o di stato o semplici questioni di vita quotidiana.
Viene da chiedersi, a questo punto, se l’ascesa economica lampante e strabiliante della Cina, da pochi anni a questa parte, non sia da rapportare, in un certo senso, alla fruibilità e ad una comprensione piuttosto profonda e sottile di questo oscuro testo.
Fatto sta che la Cina, oggi, domina su tutti i mercati mondiali ed è diventata, in pochi anni, una superpotenza in competizione con gli stessi Stati Uniti d’America; e forse chissà che in un futuro, neanche troppo lontano, non diventi addirittura “l’asse portante”, in tutti i campi, dell’intero pianeta. La vecchia Europa tramonta. L’intero mondo occidentale è in declino. La crisi che l’ha colpito invece di risolversi sembra irreversibile e si trasforma lentamente in un veleno che corrode silenzioso e quasi indisturbato, ma soprattutto in modo letale. Paesi quali la Cina, appunto, o diverse realtà nazionali del mondo arabo pare vogliano lanciare, inavvertiti e bonari, questa sorta di messaggio: “Niente ha potuto mai sconfiggere o soltanto scalfire la potenza e la superiorità della civiltà occidentale; noi, nel terzo millennio, ci riusciamo con un’arma potentissima da essa stessa inventata, cioè i soldi, l’economia di mercato, il business, in una parola: il capitale”.
Allora giunge la notizia che la Cina ha comprato il tale brand “intoccabile” italiano, inglese o francese; che ha rilevato questa o quell’altra importante azienda; che compra interi settori del mercato energetico mondiale ecc ecc; che gli Emirati Arabi hanno comprato quella banca importante o quella squadra di calcio da coppa internazionale; che hanno quote di azioni rilevanti in quella grande multinazionale americana ecc. ecc.
Viene da pensare (e forse, dopotutto, non è improbabile) che tali paesi abbiano” approfondito e meditato ” la logica ultramillenaria del SUN TZU.
Nel frattempo, gli equilibri internazionali mutano. Tutto si impoverisce e si disgrega. Il denaro impera come unico valore di interscambio e di vita. Forse l’Occidente sta per tramontare o è già tramontato… Ma la notte dell’Occidente forse sarà lunga perché, visto che siamo in tema di trattato militare, e il SUN TZU lo è a tutti gli effetti, per il mondo occidentale, per ciò che rappresenta in tutto il pianeta, la sua civiltà soprattutto è minacciata da ogni parte da una guerra marginale ma continua e logorante.
Sì, è difficile crederlo eppure l’Occidente è in guerra, e non è da escludere del tutto che una vera e propria guerra potrebbe scoppiare da un giorno all’altro in qualsiasi punto strategico e determinante di ciò che è definito topos o status della componente occidentale.
Terrorismo islamico di matrice integralista; guerre fra stati nell’est europeo; invasione di orde barbariche armate di ogni tipo, senza ideologia o spinti da ideologie deviate e aberranti o, peggio, mosse soltanto dalla sete di dominio e dalla brama di razzia, di conquista e di distruzione sono fra i molti pericoli che l’Occidente si trova e si troverà sempre di più a fronteggiare.
E’ notte. Una lunga notte ancora all’inizio. Chissà se ne vedremo o, quantomeno, potremo sperare di vederne la fine? Meditare sul SUN TZU o cercare di comprenderlo da ogni angolazione non è e non sarà mai fuori luogo per un occidentale o per l’Occidente intero.
Francesca Rita Rombolà
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