Rosamaria Tempone, in arte Rosmy, è una cantante e attrice teatrale. E’ originaria di Calvello, in Basilicata, ma vive a Milano. Si laurea in lingue e diventa subito insegnante, ma prosegue sempre la sua carriera di cantante e di attrice di teatro. E’ cantante del gruppo musicale “The Music Family”. Partecipa attivamente a molti spettacoli teatrali portati in scena in diverse città italiane dalla compagnia “Centro Mediterraneo delle Arti” riconosciuta dal Ministero delle attività culturali. Nel 2005, è stata semifinalista alle selezioni del Festival di Sanremo e semifinalista, come attrice e cantante musical, ad ACT-Italy Festival del Teatro con Fioretta Mari e diretto da Manuela Metri. Ha partecipato, come comparsa, nel video musicale “parole in circolo” con il cantante Marco Mengoni. Nel 2016, vince il “premio Mia Martini” con il brano “Un istante di noi”.
Francesca Rita Rombolà ha conversato con Rosmy.
D – Ciao Rosmy. Vorrei iniziare questa breve conversazione chiedendoti quando inizia e come inizia la tua carriera di cantautrice?
R – Fin da piccola, nella mia famiglia, giravano libri di ogni genere e strumenti musicali. Le stanze della mia casa risuonavano di musica e di emozioni. Sono cresciuta in una famiglia di musicisti: da mio padre fino ai miei fratelli con i quali abbiamo poi creato, unendo le nostre passioni, il gruppo musicale “The Music Family” dei fratelli Tempone, ancora operativo in Basilicata. Non potevo non amare la musica, che vivo quotidianamente da quando sono nata. Ad un certo punto, dopo diverse esperienze fra teatro e musica, ho capito che dovevo far nascere un mio prodotto, che fosse “mio” e che potesse esprimere quella che sono e ciò che sento. Così è nato “Tra nuvole e sole” dove, colpita dai tragici attentati terroristici in America e nel mondo, ho proposto questo brano “guardando” il tutto con gli occhi della speranza; fino ad arrivare a “Un istante di noi” nato da un’amichevole collaborazione con Giulio Iozzi, Luca Sala ed Enrico Kikko Palmasi. Volevo unire le forze, come di solito amo fare, per dare un senso di maggiore qualità alla mia passione. Solitamente mi piace essere, sempre e comunque, presente alla creazione di un brano, così, per sentirlo più “mio” e per vivere quell’emozione che si vive in quei momenti: dalla nascita di un testo alla musicalità che, pian piano, prende forma.
D – Sei stata(forse lo sei ancora)anche attrice teatrale, vero? Cantare e recitare hanno molto in comune secondo te?
R – Il teatro e la musica, nella mia vita, si sono sempre uniti: due emozioni diverse ma, allo stesso tempo, forti. A teatro nasco come attrice ma soprattutto come cantante di brani popolari. Univo e miscelavo le due cose come se fossero due “personaggi” che si potessero esprimere e arrivare al pubblico sia con le parole che con la melodia e la voce. Mi appassionava fare ricerche musicali e, soprattutto, recuperare vecchie melodie della tradizione per poi inserirle nei diversi testi e spettacoli teatrali. Ho avuto l’onore di recitare e cantare in importanti teatri italiani e nei diversi siti archeologici, creando un connubio di energie tra passato e presente. Un’emozione bellissima è stata cantare a piedi nudi tra le colonne d’Ercole del tempio greco di Metaponto, in Basilicata. Oggi vivo ancora di teatro, il quale mi aiuta nell’interpretazione delle mie nuove canzoni, sicuramente più pop e attuali.
D – Con il brano “Un istante di noi” hai vinto il “Premio Mia Martini” per la categoria “Nuove proposte per l’Europa”. Cosa ha significato, per te, vincere questo premio, è stato davvero importante?
R – Vincere un premio con un nome così importante è una grande responsabilità: significa saper esprimere il vero senso del “premio Mia Martini”. E’ stata un’emozione grande, non semplice da descrivere, una soddisfazione enorme e anche un grande impegno personale. Sentivo, dentro di me, che qualcosa di particolare stava accadendo perchè avvertivo molto entusiasmo, che mi dava la carica per andare avanti sempre e comunque.”Un istante di noi” è nato con semplicità, senza pretese. Non mi aspettavo nulla ed è arrivato tanto. Oggi mi sta dando la possibilità di essere ospite in diversi eventi importanti, che non faranno altro che far crescere e arricchire la mia esperienza artistica e professionale.
D – Vuoi parlare un pò del tuo impegno a favore delle donne maltrattate e umiliate dal maschio?
R – Mi piacerebbe abbattere quel muro di silenzio che rende le donne vittime di violenze. La conoscenza è l’arma più efficace per combattere la violenza. Solo imparando a riconoscerla in tutti i suoi aspetti, e prendendo le giuste precauzioni per prevenirla, potremo forse, un giorno, vivere più sicure. Ecco perchè partecipo e mi esibisco cantando brani a tema in diversi eventi organizzati per sensibilizzare la gente e aiutare chi ha bisogno. Forse anche perchè credo che la musica sa farsi ascoltare a volte più delle parole. Ricordo sempre che la violenza non è solo uccidere. E’ violenza anche quando usiamo parole o gesti mordaci, quando obbediamo per paura… La violenza è molto più sottile, molto più profonda. Questa è la realtà che continua a minacciarci tutti i giorni, ed è tempo di acquisire consapevolezza per rafforzarci ed essere libere di poterci esprimere senza paura.
D – Cosa sono, per te, la musica e la poesia?
R – Per me musica e poesia sono due modi sensibili che ci permettono di esprimerci. Tra loro esiste un’enorme affinità. Basta pensare che, anticamente, i poeti accompagnavano la lettura dei loro versi col suono di una cetra o di un liuto. Basta pensare a cantautori che scrivono poesia in musica come il grande Pino Mango, mio conterraneo, il quale cantava e interpretava veri e propri testi poetici. Ma penso anche che la Poesia devono farla gli altri. Perfino De Andrè, prudentemente e intelligentemente, faceva questa battuta, dicendo che si era “rifugiato” nella canzone in quanto forma d’arte “mista”. Sia nella musica che nella poesia, secondo me, il punto di forza è il saper dire le cose sentendole, perchè si interpreta sempre un’emozione. Io stessa, nel mio piccolo, amo scrivere testi attuali e attenti al sociale. Il mio primo singolo”Tra nuvole e sole” è nato dopo gli eventi tragici del terrorismo da New York a Parigi, con la speranza di sensibilizzare le coscienze attraverso la musica.
D – Il blog poesiaeletteratura.it ha pubblicato un comunicato stampa che ti riguarda. Desideri dire qualcosa ai suoi lettori e alla sua redazione?
R – Sono certamente felice di far parte della famiglia di “poesiaeletteratura.it”, perchè di famiglia si parla quando si parla di Arte. Ringrazio la redazione che mi ha dato la possibilità di raccontarmi, e invito i lettori a seguirmi sui social e su You Tube e (perchè no?)a propormi nuove idee e situazioni.
Francesca Rita Rombolà
Rosmy
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