Loredana D’Anghera è nata a La Spezia. Ha conseguito il titolo di Vocologa Artistica presso l’università di Bologna(questa specializzazione si occupa, in modo particolare, di disturbi della voce professionale e artistica che unisce le discipline della foniatria e della logopedia con discipline quali la tecnica vocale nel canto, la dizione, la tecnica attoriale e oratoria. Un vero e proprio potenziamento per andare incontro a richieste professionali specifiche del cantante). Oltre all’attività di insegnamento di canto lirico, moderno e jazz Loredana D’Anghera ha all’attivo un’intensa attività artistica in tutta Italia, collaborazioni con artisti prestigiosi che spaziano dal jazz al pop, dalla musica classica alla prosa tra i quali, tanto per citarne alcuni, Ugo Pagliai e Paola Gassman, Davide Ghidoni, Riccardo Zegna, Jazz Art Orchestra, Gerardo Di lella Big Band e molti altri.
Dal 2001 è direttore artistico del “Premio Lunetia Nuove Proposte”(autentico vivaio nazionale di nuovi talenti dell’arte-canzone). La duttilità vocale le permette di toccare repertori vasti passando dalla liederistica alla contemporanea fino ad arrivare a repertori moderni e a cimentarsi in progetti di sua ideazione. A tal proposito, nasce “59 minuti” con il pianista Pape Gurioli. Si tratta di una fusion di hit italiane di tutti i tempi con passaggi anche nella musica classica di Bach e Mozart.
Recente è la realizzazione di un CD di brani inediti dal titolo “Fiori di loto” scritti da autori stimati del panorama musicale italiano quali Mario Lavezzi e Alberto Fortis(con i quali duetta)e altri. Loredana D’Anghera è stata critico musicale, per RaiNews24, del Festival di Sanremo 2013. Nel 2014 è ospite al “Premio Pierangelo Bertoli” con la partecipazione di Luca Carboni e Teresa De Sio e, nel novembre dello stesso anno, è ospite musicale del festival cinematografico “Agave di Cristallo”. Sempre nel mese di novembre 2014, il tg 2 “Storie” le dedica uno speciale come artista e come studiosa della voce oltre che come talent-scout del “Premio Lunetia Nuove Proposte”.
Ha all’attivo anche la presenza in varie trasmissioni radiofoniche e televisive fra cui Radio Uno, Radio Due, Rai Educational(per Rai Scuola, Rai Uno, Rai Tre) e Rai 5.Nell’aprile 2015 ha tenuto un seminario dal titolo “La canzone – evoluzione e confronti stilistici nella musica pop” presso la sede staccata dell’università di Bologna, a Ravenna. Ha anche ideato e realizzato un CD di brani inediti dal titolo “Double Face”, progetto destinato alle rassegne più importanti di musica italiana e internazionale. Per questa particolare occasione Giorgio Gaslini ha voluto partecipare al progetto scrivendo per lei un intermezzo, composizione realizzata qualche mese prima della sua inaspettata morte. Il 17 nagosto 2017 Loredana D’Anghera ha ricevuto il “Premio citta di Aulla” per l’impegno profuso negli studi di vocologia, l’eterogeneo percorso musicale e i risultati ottenuti come talent-scout.
Francesca Rita Rombolà e Loredana D’Anghera hanno conversato insieme spaziando dalla musica al canto alla letteratura
D – Loredana D’Anghera, un cantante deve curare con precisione la propria educazione vocale oppure non è necessario; basta, come si suol dire, la passione e la voglia di arrivare ad ogni costo e si può diventare lo stesso “numeri uno”?
R – La risposta è lampante! Sappiamo benissimo di cantanti famosi, anche del passato, che non hanno avuto una cultura dell’educazione al suono. Oggi ci soffermiamo molto su questo, ma è un fattore culturale non una garanzia di successo. In veste di insegnante credo che sapere come gestire la voce possa essere un vantaggio per evidenziare le potenzialità del cantante e per prevenire i danni da abuso vocale.
D – Aver lavorato ed essersi esibita con grandi nomi del panorama musicale italiano sarà stato per lei di sicuro molto gratificante. Cosa vorrebbe aver fatto o realizzato di migliore, di più grande o di diverso?
R – Non classificherei le cose in più grandi o diverse. Per un artista ricercatore(come mi sento io)sono il dinamismo creativo, la voglia di eslporare e sperimentare gli elementi che danno il senso della realizzazione alla propria carriera. La continuità è, perciò, quello che vorrei ancora.
D – Qual’è stata la sua più grande, diciamo, “soddisfazione artistica”, al di là del successo o della fama, nel campo della musica? Quando si è sentita veramente artista completa e compresa solamente per la sua arte?
R – Quella di essere riuscita ad avere soddisfazione e riconoscimenti nei vari generi musicali, di essermi realizzata nel canto e, in modo particolare, nella sua duttilità: dal pop al jazz alla liederistica.
D – La letteratura affabula, racconta, narra il mondo, la vita, gli uomini con le loro passioni e i loro sentimenti. Cosa pensa al riguardo?
R – Penso che la letteratura in musica, dall’opera all’arte-canzone, abbia un valore emozionale ancora più intenso della letteratura tradizionale. Forse sono un pò di parte perchè ne faccio parte, appunto. Ma provo qualcosa di molto forte riguardo a questo tema, che vorrei trasmettere quando canto.
D – In questo tempo così bizzarro e in continuo mutamento, imprevedibile quanto variegato la musica, la poesia, il canto, l’Arte in genere che posto hanno e che posto avranno in futuro nella società?
R – In futuro potrà variare la funzione dell’opera d’arte e si intensificherà la voglia di educare e la voglia di apprendere in tutti i campi. Quello che attualmente si è diversificato nel “contatto” con le forme d’arte attraverso internet in futuro conoscerà anche un’evoluzione. Mi sento di dire così, almeno per quanto riguarda il nostro paese, cioè l’Italia. Sono ottimista. L’uomo rimane proiettato verso l’apertura all’Arte e ne è sempre affascinato. Ciò sarà esponenziale, quindi ancora migliore in futuro.
Grazie mille
Francesca Rita Rombolà
Loredana D’Anghera
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