La Poesia quale appartenenza a persone altre

7 Settembre 2018

Katiuscia Girolametti, nel web conosciuta come Katig, romana, classe 1984. Diplomata in lingue straniere con master in marketing turistico. Ha all’attivo dieci pubblicazioni tra vari concorsi letterari e antologie di prestigio, un romanzo in versi dal titolo”Firmato tua F”(quando dell’amore diventi vittima) edito da Kimerik insieme ad un CD di “Corde&vocali” i quali hanno deciso di incidere tre dei suoi brani dando al loro singolo lo stesso nome del libro. Dalla sua attività nel sociale nasce la raccolta di poesie “Coraggiosamente fragili” scritta a quattro mani in collaborazione con l’Arc (Associazione italiana ricerca cancro). E’ da poco uscito il suo ultimo romanzo totalmente autobiografico “N. 5 non è nè un profumo nè un mambo” per la Echos Edizioni in cui racconta parte della sua vita, della sua famiglia e la disabilità di suo figlio Daniele. Si tratta di un testo tragicomico, vero, realistico con le mille sfaccettature della diversità che scavalcano sempre(o quasi)gli ostacoli della società. Katiuscia Girolametti è blogger per “Pianeta mamma” blog.pianetamamma.it/katig e gestisce due importanti rubriche nel web: “Vita da mamma versione special”, uno spazio in cui racconta il suo quotidiano da mamma a mamma di un bambino disabile e “Mi prendo cura di te”, una rubrica nata in collaborazione con la food blogger di “Giallo zafferano” Francesca Romano, blog in cui si parla di alimentazione e benessere.

Francesca Rita Rombolà e Katiuscia Girolametti hanno conversto insieme

D – Katiuscia Girolametti, cosa racconta nel suo ultimo libro uscito da poco e che sta avendo un certo successo, “N. 5 non è nè un profumo nè un mambo”, innanzi tutto perchè questo titolo?

R – Direi un successo del tutto inaspettato! Nel mio libricino racconto parte della mia vita con la disabilità di mio figlio. Credo che la bellezza si nasconda nella vera quotidianità nella quale una famiglia affronta la malattia senza dimenticare di sorridere. A mio avviso direi che è un libro ironico e pieno di tutto l’amore che un genitore può donare, un viaggio nel mondo autistico dei bambini. Il titolo ha un filo conduttore all’interno del libro che non posso svelare.

D – Ha pubblicato altri libri prima? Ama scrivere, dunque. Da dove nasce la sua passione per la scrittura?

R – Sì, ho già pubblicato quattro libri che affrontano le tematiche del femminicidio, del narcisismo e della mancanza di affettività. Collaboro con l’Arc e con due associazioni contro la violenza sulle donne. Ho fin da bambina la passione per la scrittura, cioè da quando mio padre, per il mio settimo compleanno, mi regalò una macchina per scrivere Olivetti. Il suo sogno divenne poi la mia realtà. Ho una fantasia smisurata con la quale spesso entro in competizione con i miei due bimbi: Daniele(8 anni) e Manuel(6 anni). Ci raccontiamo fiabe, storie e tanto altro, che molto spesso finiscono con la morte delle tartarughe ninja e le cicale fritte…

D – Lei ha vissuto certe esperienze in prima persona: come madre, in primis, e come donna. Com’è, a suo parere, l’autismo nei bambini, come lo si affronta, come lo si vive?

R – L’autismo è un mondo tutto da esplorare. Non lo si affronta, lo si vive!

D – Pensa che raccontare, parlare, scrivere possa aiutare molto a capire sempre di più?

R – Assolutamente si! La conoscenza aiuta la comprensione.

D – C’è poesia in “N. 5 non è nè un profumo nè un mambo”?

R – Ovviamente.

D – A lei piace la Poesia? Legge i poeti? Che cos’è per lei la Poesia?

R – Io amo la Poesia. Nasco, infatti, letterariamente, come poetessa per poi preferire la narrativa. Leggo molto, e mi capita spesso di leggere poesie. La vita ha bisogno di poesia.

D – C’è poesia nel mondo odierno? Come vede il futuro della poesia?

R – La Poesia, oggi, appartiene ai bambini, ai diversi e a coloro che ancora hanno il coraggio di amare.

Grazie infinite

Francesca Rita Rombolà

Katiuscia Girolametti

 

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