Cinzia Milite è nata a Paderno Dugnano(Milano)nel 1964 e vive in Brianza. Ha insegnato e diretto scuole per l’infanzia fino al 2010. Da una decina di anni si dedica alla scrittura di racconti per bambini, romanzi per adulti e poesie. Nel 2007 il suo libro “Sotto lo stesso sole”, edito da Raffaello Editore, vince il Premio Montessori e nel 2011 la 17° edizione del Premio “Uno su cinque scegli il tuo libro”. La sua poesia, “La voce del noce”, nel 2011 vince il Premio Nazionale di poesia per e dei bambini di S. Pellegrino Terme. Nel 2012 vince il secondo premio al Concorso Nazionale Speciale Infanzia con la filastrocca “Chi sarà Miss Fattoria?”, un diploma di elogio e benemerenza al Premio Phintia per la storia in rima “Colapesce” e, sempre nel 2012, la Fondazione Marazza di Borgomanero le conferisce il terzo premio per la partecipazione al concorso “La casa della fantasia” per la storia “Sina e la stella dei marinai”. Nel 2013 si aggiudica il Premio Internazionale Castelli di Carta di Bellinzona (Chieti)con la storia “Voglio andare al mare!”. Nel 2019 la sua poesia “Non ti scordar di me” è finalista al Premio Internazionale di Poesia Amici di Ron. Le sue pubblicazioni sono: Nel 2007 “Sotto lo stesso sole”, romanzo per bambini; nel 2012 “Diego Cortes e il giorno fuori dal tempo”, romanzo per bambini; nel 2015 “Così vicino non importa quanto lontano”, romanzo per adulti; nel 2015 “Colapesce”, albo illustrato; nel 2016 “Solo due dita”, romanzo per adulti; nel 2018 “Il regalo della Signora B”, romanzo per bambini; nel 2019 “Catarsi – sostantivo femminile” raccolta di poesie. Periodicamente Cinzia Milite viene invitata nelle scuole e nelle biblioteche ad incontrare i piccoli lettori per parlare dei suoi romanzi e della sua attività di scrittrice. Il suo sito web: www.cinziamilite.com.
Francesca Rita Rombolà e Cinzia Milite conversano sui libri e sulla poesia.
D – Cinzia Milite, cosa comporta scrivere libri per bambini? E’ una specie di responsabilità oppure no?
R – Secondo me comporta eccome delle responsabilità Per i bambini le parole lette non sono semplici suoni bensì mondi da scoprire. I caratteri impressi sulle pagine di un libro sono osservati da sguardi esploratori avidi di immaginazione. La lettura, oltre al rafforzamento della dimensione cognitiva e del linguaggio, regala al bambino la capacità di ripercorrere le sue emozioni profonde incrementando la consapevolezza del sé e del mondo. La letteratura per ragazzi, a mio avviso, deve essere in grado di offrire il nutrimento necessario alle giovani menti in crescita aiutandoli a soddisfare il loro immaginario per recuperare le emozioni che ciascuna narrazione porta con sé. Perché la narrazione di una storia sia efficace in tal senso, chi scrive deve mettere se stesso all’interno del libro, non seguire schemi studiati a tavolino piuttosto recuperare il bambino/a che è stato.
D – Vuole, invece, adesso parlare un pò dei romanzi per adulti che ha scritto?
R – Ho pubblicato due romanzi: “Così vicino non importa quanto lontano”, libro protagonista di un evento nell’ambito di Bookcity 2015 e “Solo due dita – Can you hear me Major Tom?” tradotto anche in lingua inglese. Il primo è un romanzo definito crossover, ovvero scritto per gli adolescenti ma letto anche dagli adulti e viceversa raggiungendo un pubblico più ampio. Anche se il tema fondamentale è l’amore, si tratta di un romanzo di formazione. La protagonista, Christine Harris, una ragazza romana di origini londinesi, ripercorre a ritroso, attraverso le pagine di un diario, la sua storia con Nathan, un ragazzo londinese dallo spirito indomito, cresciuto in una famiglia con uno stile di vita anticonformista, molto lontano dall’ambiente ovattato e stereotipato in cui vive Christine. In “Solo due dita – Can you hear me Major Tom?” il protagonista è Tommaso De Marinia un trentacinquenne rampollo di una grande famiglia di industriali. Il romanzo, a differenza del primo, è narrato in prima persona. E’ la storia di una caduta e della lotta interiore di Tommaso per cercare di raggiungere una sorta di redenzione. Racconta la ricerca, da parte del protagonista, di sentimenti e di relazioni vere e autentiche in una vita buia e vuota. Sono entrambi romanzi che si propongono di porre in risalto ideali volutamente estremi come il contrasto tra la cultura del successo e quella della felicità. In comune le due storie hanno riferimenti e brani musicali. Brani del panorama rock che sono filo conduttore e sfondo delle due storie: “Nothing else matters” dei Metallica, in “così vicino non importa quanto lontano” e “Space Oddity” di David Bowe, “Central – The pass recedes” di John Frusciante in “Solo due dita”.
D – Gli interessi letterari dei bambini e dei ragazzi di oggi per Cinzia Milite.
R – Gli interessi letterari dei bambini di oggi, secondo me, non sono poi molto diversi di quelli dei bambini di una volta. I bambini leggono con piacere sempre libri che catturano l’attenzione e danno loro modo di immedesimarsi nei protagonisti e nelle loro avventure. Oltretutto essi, nonostante la giovane età, hanno la capacità di cogliere spunti e comprendere realtà sorprendenti. Sono pronti per una grande varietà di libri e di temi pertanto, ai bambini, dovrebbe essere offerta la scelta libera tra diversi generi e storie da leggere.
D – Parliamo di poesia. Quello che pensa della poesia, e il suo comporre versi cioè le sue poesie.
R – Per me la Poesia è l’espressione di un’emozione, di un movimento interiore, di qualcosa che avviene dentro di noi anche a livello inconscio. Il poeta è colui che, ad un certo punto, sente il bisogno di esprimere ed esternare i moti che attraversano il suo animo. Se dobbiamo attribuire una funzione alla poesia, per il poeta direi che debba rivelare l’essere e il suo rapporto con il mondo. La mia raccolta di poesie “Catarsi – sostantivo femminile”, nasce proprio dall’esigenza di raccontare passaggi e momenti del mio vissuto femminile. Il tema fondamentale della raccolta è la femminilità, l’impossibilità, riferita al passato, di contattare la parte femminile, di riconoscerla e di viverla. Descrive il mio cammino verso la risoluzione di conflitti interiori.
D – Si può fare a meno della poesia, secondo lei, in un mondo sovraccarico di tecnologia?
R – In un mondo nel quale si esigono risposte a tutte le domande, nel quale bisogna essere efficaci, produttivi e le persone vivono nella convinzione che tutto abbia un prezzo credo che la Poesia sia sostanzialmente bellezza gratuita e senza scopo della quale non si può fare a meno.
D – Il poeta non si stanca mai di scrivere, vero?
R – No, mai. Perché non è lui a scrivere ma la sua anima.
Francesca Rita Rombolà
Cinzia Milite
Nessun commento