Forse, un giorno, la musica, l’Arte ci salveranno dalla distruzione totale?

8 Febbraio 2020

Un romanzo di fantascienza, forse, se lo si legge tutto d’un fiato e ci si limita alla lettera e alla scenografia, ma forse un romanzo che si presenta come una metafora della modernità, o meglio, della post – modernità che si sta consumando in questi primi due decenni del ventunesimo secolo. Si tratta del libro di Nicola Bennati, edito da Horti di Giano (Roma, 2019), il cui titolo è “MARTA E KIN, SALVARE LA TERRA!”.

La Confederazione Spaziale ha raccolto i popoli del Cosmo che hanno raggiunto la civiltà perfetta ossia l’elevazione culturale e spirituale e abolendo per sempre il sistema del profitto che, invece, è sovrano sul pianeta terra causando guerre, sfruttamento, sopraffazione, schiavitù dell’uomo sull’uomo e sugli altri esseri viventi che lo popolano; e, ad un certo punto, decide di tentare di salvare gli uomini dal loro egoismo e dalla loro sete di profitto, perciò invia sulla terra due ricercatrici, Marta e Kin, per mettere in atto il piano.

Esse faranno tappa su una base che si trova sulla faccia nascosta della luna (e che gli uomini finiranno per distruggere a suon di testate nucleari!) e, insieme ad altri due strani e curiosi personaggi, andranno sulla terra con un’astronave per incontrare i potenti che la governano e cercare di indurli a cambiare un pò tutto il sistema vigente altrimenti il bellissimo pianeta terra potrebbe avere delle conseguenze distruttive davvero enormi. Inutile dire che i governanti della terra non le ascolteranno, anzi, faranno dei piani per fare del male anche a loro! Imprevedibile e non di certo scontato il finale, affidato all’immancabile eroe che sacrificherà la propria vita per salvare quella degli amici e compagni di ricerca e di avventura.

Alcune pagine del libro prendono molto il lettore per la lucida analisi di una terra ormai sull’orlo della catastrofe ecologica, dominata in tutto dalla legge del profitto portata ai suoi estremi che genera corruzione, desiderio di potere e di denaro ad ogni costo, violenza, rapina e mancanza di valori umani improntati all’uguaglianza, alla fraternità, all’aiuto reciproco, al sentimento della compassione e della bontà. Si sente, si avverte, si percepisce, non solo nella volontà dell’autore ma in ogni uomo o donna che amano la “vera” civiltà umana dei valori più autentici e positivi, l’ansia, l’esigenza, il bisogno quasi impellente di una società nuova, sì rinnovata alle radici, che non faccia più leva sul profitto e la schiavitù (economica, sociale, energetica ecc. ecc.) dei popoli.

Molte sorprese riserva il libro al lettore (che non è il caso di svelare per non togliere una punta di mistero al romanzo). Forse, in futuro, la realtà “tossica” in cui viviamo arriverà ad un punto tale di rottura e di non – ritorno da sperare soltanto in un aiuto che venga da fuori, un aiuto extraterrestre? Chissà. Resta sicura, comunque, la scrittura scorrevole, a tratti divertente, mai pesante che si districa piuttosto bene fra i temi profondi e di enorme attualità che affronta, di “MARTA E KIN, SALVARE LA TERRA!” di Nicola Bennati e il suo messaggio sottinteso di cercare di cambiare il mondo attuale e di renderlo migliore per tutti. La Confederazione Spaziale ama gli uomini del pianeta terra per un talento che essi possiedono appieno, cioè la musica (cosa da non sottovalutare per niente).

… Forse un giorno sarà invero la musica, l’Arte a salvarci dalla distruzione totale? L’Universo intero, forse, ne terrà conto.

Francesca Rita Rombolà

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