Nicola Rampin vive a Pedalino (RG), dove si è trasferito dopo il servizio militare e ha fondato l’Associazione culturale “Selene” di arti figurative, letterarie, musicali. Partecipa attivamente alla fondazione del premio “L’amaro miele” dedicato allo scrittore del luogo Gesualdo Bufalino, e al premio internazionale “Voci e silenzi”. Ha ideato e fondato il quadrimestrale “Eventual – mente” diretto con Francesca Cabibbo. Con le sue poesie è presente in molte antologie letterarie, in riviste e quotidiani (Punto di vista, Il Gazzettino del Lazio, Il Convivio, La Sicilia). Nel 2010, con le Edizioni Eventualmente, ha pubblicato “Il freddo rumore”, che ha avuto quattro ristampe. Ha ricevuto interviste da emittenti locali e da riviste specializzate, segnalazioni, menzioni speciali e medaglie. Collabora, inoltre, con diverse associazioni culturali e riviste letterarie. E’ membro onorario a vita del Centro divulgazione arte e poesia di Sutri (Viterbo). Ha partecipato a mostre di pittura e di fotografia ricevendo premi in Italia e all’estero, e a diversi premi letterari.
Francesca Rita Rombolà dialoga con Nicola Rampin.
D – Nicola Rampin, che cos’è l’Associazione culturale “Selene” da lei fondata?
R – L’Associazione culturale “Selene” era nata nel 1996 per portare avanti un principio fondamentale di armonia d’insieme e di cultura fra tutte le varie forme d’arte. Purtroppo, visto le varie ideologie dei soci, si è sciolta e, di conseguenza, ha chiuso i battenti il 31 dicembre 2009. In principio l’associazione univa tutte le varie forme d’arte: dalla pittura alla scultura, dalla musica al ricamo artigianale locale, dalla poesia alla letteratura in genere, oltre alla filosofia e al canto. Nel corso del 2009 il sottoscritto aveva iniziato a lavorare ad un nuovo progetto editoriale. Nacque così, a fine gennaio 2010, Edizioni Eventualmente, la casa editrice indipendente che ha all’attivo circa sessanta pubblicazioni. Edizioni Eventualmente nasce ufficialmente il 1 febbraio 2010. Un nuovo marchio indipendente con sede a Comiso (RG). Lo scopo è quello di trovare autori originali e nuovi talenti. Il logo della casa editrice, scelto come sua immagine, raffigura una corolla dischiusa di petali variopinti a rappresentare, appunto, il talento di ogni suo rappresentante (autore). Nel corso del 2020 si prevedono circa dieci nuove pubblicazioni (non è una casa editrice a pagamento). Una casa editrice indipendente con alcuni premi vinti quali: Premio libri da gustare 2017 – il cibo in letteratura Sanremo (IM) per il titolo “Il rovo di bosco”; Premio Letteratura conferito dall’Istituto di Cultura Italiana di Napoli 2019 per il titolo “Chiaro di Venere”, romanzo molto letto e apprezzato in Italia (oltre quaranta presentazioni da nord a sud).
D – “L’amaro miele” è un premio letterario dedicato allo scrittore Gesualdo Bufalino, ne vuole parlare un pò?
R – “L’amaro miele” è un premio letterario che attualmente è stato accantonato perché le varie istituzioni non aiutano e non collaborano con le piccole realtà locali. Spesso si preferisce far chiudere o perdere un’importante progetto (dedicato ad uno scrittore Premio Campiello del posto) anzichè curarne la diffusione e la riuscita. Nato con lo scopo di divulgare e omaggiare lo scrittore locale Gesualdo Bufalino, morto in un tragico incidente stradale, da sempre figura di alta capacità intellettuale e ambasciatore della cultura italiana nel mondo.
D – Il suo libro “Il freddo rumore”.
R – “Il freddo rumore” è un romanzo, o meglio, un racconto che parla della vita e dei mali attuali quali droga, prostituzione etc.; un viaggio per recuperare una tossicodipendente. E’ un racconto ambientato nella mia città natale, Padova, che parla del vuoto e dei “mostri” che viaggiano nei disagi giornalieri travagliati, non solo nelle grandi città ma anche nei piccoli borghi. Laura, la protagonista, fa di tutto e vive momenti di alta tensione. E’ una ragazza caduta nella rete della tossicodipendenza dove tutto è lecito, tutto è vita o morte. Un racconto attuale che parla di una storia vera, ma con pizzichi di fantasia. Un libro arrivato a quattro ristampe. Piccole soddisfazioni.
D – So che, oltre alla scrittura, ha altri interessi artistici. Ne racconti in breve.
R – L’Arte è un insieme di emozioni e di piccole e grandi creature. Non possiamo non condividere il bello e il brutto di una pittura, di una scultura, di una geometria o di un canto. Ogni vibrazione che sentiamo, che viviamo giorno dopo giorno è un grande dono. L’Arte, qualsiasi ne sia l’espressione, è un pezzo di noi. E’ una parte della vita, credo, alla quale sia l’uomo che la donna non possono rinunciare. Seguo molto la fotografia, la pittura e la musica tanto che, le confesso, mi piacerebbe fondare una emittente radiofonica.
D – Cosa mi dice circa la Poesia? Di sé e della poesia?
R – La Poesia? E’ un sussurrare di sesso! Una unione di corpi, di vibrazioni, di parole. Ogni giorno ci troviamo nel pieno di una poesia, peccato che poi non la viviamo così al 100%! La Poesia, in quanto ramo della letteratura, non è alla portata di tutti e tanto meno è commerciale, vista dal lato del business editoriale… ma è una roccia! Vive in noi! Allo stesso modo è vero che non sempre si fa poesia, ma si cerca di dare una svolta alle proprie sensazioni. Scrivo poesia, o almeno ci provo, di tanto in tanto e cerco nuove ispirazioni da vivere e da regalare a chi sa osare prenderne un libro e leggerlo. La casa editrice Edizioni Eventualmente pubblica poesia, nonostante le vendite siano molto contenute e a volte quasi zero. Ho scritto diversi libri di poesie: “Migliore è. Poesia di uno qualsiasi”, “Una rosa nera”, “Verso Nordest Skorohodowa”, “Omonimo”, Puzzle d’amore”, “Prove di volo”, “Ma cosa importa ciò che si vede”, “Voci e silenzi percorsi”, “Nel dubbio… voci e silenzi”, “Puzzle d’amore” (nuova edizione con inediti), “Eraqua”, “Prospettando il volo”. Diverse mie poesie sono anche in moltissime antologie poetiche. La Poesia è vita!
Francesca Rita Rombolà
Nicola Rampin
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