“Poesia… è questo meraviglioso Universo che abitiamo”. Conversando con Sergio Cosentino, autore TV, di cinema, di teatro

22 Dicembre 2022

Sergio Cosentino viene notato da Sonia Magagnini, futura produttrice di Domenica In. Nel 1980 comincia, così, ad esibirsi come cabarettista nei locali di Milano e di tutta Italia. Nel 1984 conosce Antonio Ricci, che lo chiama a partecipare, per qualche puntata, a Drive In calandosi nei panni del personaggio del pianista pazzo che si esibisce a bordo di un’ape Piaggio. Nel 1985 interpreta la parte di co – protagonista nel film “Il Bi e il Ba” con Nino Frassica e Leo Gullotta. Per tutti gli anni Ottanta e la prima metà degli anni Novanta, Sergio Cosentino lavora come cabarettista esibendosi in migliaia di spettacoli in tutta Italia. Contemporaneamente partecipa a numerose trasmissioni televisive e radiofoniche. Nel 1998 collabora ai testi per la trasmissione Titanic di Rai Due con protagonista Massimo Boldi. Da quel momento in poi, Sergio Cosentino diventa autore di Massimo Boldi, scrivendo le sue battute in tutti i suoi film campioni di incasso. Nei primi anni duemila diventa anche autore di alcuni fra i più noti comici italiani quali Enrico Montesano, Gianfranco D’Angelo, Enrico Beruschi e tanti altri e firma o partecipa, in qualità di battutista, a programmi televisivi di successo come Zelig, Colorado, Scherzi a parte, Striscia la notizia, Quelli che il calcio, Ballando con le stelle, Le Iene, Paperissima, Miss Italia, Telegatto etc. Per il teatro scrive, dirige e produce. “La famiglia Martinelli”, “Quel tranviere chiamato desiderio”, “Ora è possibile spegnere il computer”. Fra i molti suoi film: “Volere volare” (1991), “Paparazzi” (1998), “Vacanze di Natale 2000” (1999), “La fidanzata di papà” (2008), “Matrimonio al Sud” (2015). Con alcuni dei suoi “clienti” più famosi Sergio Cosentino ha pubblicato libri con gli editori Mondadori, Rizzoli, Feltrinelli; uno fra tutti: “500 battute” (2014) con la prefazione di Massimo Boldi.

Francesca Rita Rombolà conversa amabilmente, per poesiaeletteratura.it, con Sergio Cosentino.

D – Sergio Cosentino, una carriera lunga e costellata di successi la tua sia televisivi come cinematografici e teatrali; cosa è cambiato, secondo te, oggi in Italia in questi tre ambiti o campi?

R – E’ cambiato tutto. Internet, che da un lato ha portato vantaggi enormi, dall’altro ha creato, invece, presso il pubblico più giovane, una disattenzione alla TV generalista, alle sale cinematografiche e teatrali che hanno spinto produzioni ed editori a non produrre quasi più nulla, almeno in ambito comico e di varietà. A parte talent e reality, infatti, non esistono più le produzioni che, fino a qualche anno fa, scovavano i nuovi talenti comici i quali diventavano poi i “clienti” degli autori come me. Io, infatti, negli ultimi anni pubblico su libri le mie battute che una volta riempivano i varietà, i programmi comici e i film campioni d’incasso.

D – Come hai vissuto la scrittura dei tuoi libri? Soprattutto il modo di raccontare, di narrare?

R – I libri che ho pubblicato sono sempre stati di battute e racconti umoristici. La loro scrittura l’ho vissuta con molta naturalezza come ho sempre fatto, del resto, quando si tratta di comicità, fin dai tempi in cui ho cominciato a fare il comico in prima persona a soli diciassette anni! La comicità, infatti, è un talento assolutamente naturale che si ha o non si ha. Poi naturalmente arriva l’esperienza e si diventa dei professionisti in grado di produrla a comando.

D – Una società, o un popolo, ha bisogno di ridere in ogni circostanza? Cosa pensi del riso?

R – La risata è una terapia ormai assolutamente riconosciuta dalla scienza medica: riequilibra la pressione sanguigna, agevola il sistema respiratorio, calma l’ansia, aiuta insomma a guarire e a prevenire le malattie. Prova ne è che, ormai da molti anni, la risoterapia è utilizzata negli ospedali di tutto il mondo, soprattutto dopo gli insegnamenti di uno dei suoi grandi promotori, cioè Patch Adams.

D – Un momento particolare, o speciale, o anche un incontro, che ha cambiato la tua vita, il tuo modo di essere nel corso della tua carriera artistica.

R – Quando avevo venti anni conobbi, in modo totalmente fortuito, una persona molto più grande di me che fu un vero e proprio mentore. Grazie a lui feci grandi passi avanti nella mia carriera. Non volle nulla in cambio, mi aiutò solo per stima del mio talento. Lo ricordo con grande affetto e riconoscenza. Credo che, al giorno d’oggi, non esistano più figure del genere; per lo meno non persone che aiutino un artista, come nel suo caso, senza pretendere nulla in cambio.

D – La poesia e i poeti cosa sono per te?

R – La Poesia, per me, non è solo all’interno di un componimento letterario. Poesia è un tramonto, poesia è una quercia secolare, poesia è il mare, poesia è un cavallo al galoppo. Poesia, insomma, è questo meraviglioso Universo che abitiamo, se solo sappiamo guardarlo con i giusti occhi; così come sono “poeti” tutti coloro che sanno vivere la vita con gioia. Perché ciò che trasforma una vita infelice in una felice non è ciò che accade, ma come noi sappiamo reagire.

Francesca Rita Rombolà

Sergio Cosentino

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