I pigmei sono un popolo di cacciatori – raccoglitori che abita nell’estesa foresta del bacino del Congo e di altre regioni dell’Africa centrale, tra Camerun, Repubblica Centro – Africana, Gabon, Repubblica Popolare del Congo, Repubblica Democratica del Congo, est Uganda ed est Ruanda. Si dividono in molti sottogruppi ognuno dei quali costituisce un popolo a sé, tra questi, ad esempio, i Twa, gli Aka, i Baka e i Bambati. Oggi (2024) i pigmei sono popolazioni a rischio di estinzione, nonché custodi di una cultura orale davvero ancestrale che ha il suo epicentro nella poesia.
Il canto che segue è un canto di fede, poesia d’amore e di fratellanza: fede nella vita che continua dopo la morte, amore per chi continua a vivere nell’Aldilà, accanto allo Spirito Divino – Kumvum – che sta vicino a tutti i suoi figli abitatori della grande foresta. Ma è anche un canto che rivela, più di molti libri di poesia di ogni genere (epico, tragico, elegiaco, ecc. ecc.), l’anima di un popolo antico e primordiale quanto la terra e il cielo, il suo pathos, la sua profonda e unica interiorità, la sua elevata capacità di percepire, di sentire, di ascoltare affidata al canto, espressione corale e poetica dell’intera comunità.
A SOLO – Le porte del Dan (la mitica dimora delle anime)
sono chiuse.
CORO – Chiuse le porte del Dan.
A SOLO – Lì ammassati si affollano gli spiriti dei morti,
come moscerini in sciame,
come moscerini in sciame nella danza della sera.
CORO – Nella danza della sera.
A SOLO – Gli sciami dei moscerini che danzano a sera,
quando la notte si è fatta tutta buia,
quando il sole è sparito,
quando la notte si è fatta buia,
i moscerini in sciame,
il turbinio delle foglie morte
nella tempesta che mugghia.
CORO – Nella tempesta che mugghia.
A SOLO – Aspettano Colui che verrà.
CORO – Colui che verrà.
A SOLO – Che dirà
a questo: “Vieni!”, a quello: “Vai!”.
CORO – A questo: “Vieni!”, a quello: “Vai!”.
A SOLO – E Kumvum (Spirito Divino e divinità dei morti) sarà vicino ai suoi figli.
CORO – Vicino ai suoi figli.
TUTTI – E questa è la fine!
Francesca Rita Rombolà
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