Il “bisogno” del silenzio dei cuori

20 Agosto 2024

Fragore e caos, strepito e sfrenatezza, questo e molto altro si alternano nel mese di agosto, al culmine dell’estate, per chi può godere di un periodo di riposo, non sempre utilizzato al meglio e nel rispetto dell’altro, per chi soffre a causa di guerre, di malattie, di solitudine, di povertà e di altri mali che spesso l’uomo trasforma in endemici.

C’è bisogno di silenzio. Un silenzio fatto di riflessione e di un cuore che batte, ed ogni battito assapora la ricchezza spirituale del tempo che rallenta per dare riposo vero e pace all’essere talvolta stanco, talvolta sfinito, talvolta incapace di capire e di vivere normalmente e naturalmente. C’è bisogno di silenzio. Il “bisogno” del silenzio dei cuori affranti e dei cuori in disparte, ma comunque di tutti i cuori che ancora battono in modo umano e sperano nell’umanità ferita, imbrutita, piegata. Sperano nel suo riscatto, nel suo miglioramento, nelle sue capacità di resilienza per ricominciare ancora all’aurora di un giorno radioso.

Il silenzio dei cuori

Lasciate che la terra

fruttifichi e fiorisca,

lasciate che l’acqua

lavi e rinfreschi le pietre e il fango,

lasciate che l’aria

respiri lieve sul giorno e la notte,

lasciate che il fuoco

riscaldi dal freddo sottile

che rallenta il passo

di moltitudini sconvolte.

Ogni bambino

ha il diritto di sognare

quella quiete che il mondo

non sente,

e quella pace sotto il sole

che i popoli

non sanno mai trovare.

Se lo squillo di morte cesserà

lieta sarà l’aurora

nel cielo tinto di rosa,

luminose le estati

miti e brevi gli inverni del gelo.

Oggi il fragore è assordante,

e il silenzio dei cuori

fatica a trovare la sua via.

Francesca Rita Rombolà

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