Un Natale di nuvole, di azzurro e di splendidi colori, di sole e di pioggia, di candida neve e di vento sottile. Un Natale che sia, per tutti e per ciascuno, motivo di riflessione profonda perché ogni giorno un bambino nasce, ogni giorno un bambino muore nel cuore ferito (e spesso lacerato) della Terra.
Un Nuovo Anno (2025) di pace in quell’anima e in quella mente in cui pace non c’è mai stata, presso quella gente, quel popolo, quella nazione che pace non ha mai avuto. Che l’attuale travolgente trascorrere degli anni presenti possa almeno farci comprendere l’importanza dell’istante il quale custodisce la gioia dei lieti ricordi e la speranza del tempo a venire.
PIANTI DI BIMBI INNOCENTI
Un angelo, in sogno
lo stesso angelo:
“Porta il bambino e sua madre
lontano”. In fretta, a raccogliere
le poche cose
il pericolo incombe
su di lui nato da giorni:
mai un re cederà
il proprio regno
a chi non porta
nome e stirpe
del suo stesso sangue.
Pianti di bimbi
innocenti
ignari del mondo
e del male
il vento lieve trasporta di già
per le alture
della regale città.
E poi … il silenzio
attimi abissali
prima che lo strazio
delle madri deflagri
in ogni via, in ogni piazza,
in ogni casa.
Non è sorta ancora
l’aurora, è buia la terra
sotto una volta
di infinite stelle.
C’è oscurità sulla terra.
Quanto cammino è stato fatto?
Umili passi soltanto recanti
la luce e la via alle genti.
Quando il sole ormai
splende sicuro
nel limpido cielo invernale
l’orizzonte mostra soffuso
le piramidi, potenza e orgoglio
nel tempo
della più misteriosa
fra le civiltà
che ere e giorni e scoperte
non riusciranno
mai veramente
a capire.
Francesca Rita Rombolà
P. S. – Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutto il mondo!
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