La morte di un poeta è sempre così diversa dalla morte di ogni altro essere umano? Chi è il poeta? E perchè la società, il mondo hanno avuto sempre bisogno di lui? Il poeta è un medium cioè un mediatore fra il mondo degli uomini e il mondo della Natura. La sua capacità di ascoltare le voci di realtà altre e di dimensioni ultraterrene e di trasfonderle in canto per donarle all’uomo, lo rendono diverso da qualunque altro essere umano. Nella poesia LA MORTE DEL POETA, del grande poeta cecoslovacco Rainer Maria Rilke, la morte del poeta sconvolge i ritmi della Natura, altera le coscienze degli uomini, di tutti quegli uomini che, mentre egli era ancora in vita, non vollero o non seppero capire la sua vita,il suo destino o la sua sorte,unica e in armonia con l’intero Universo a tal punto che nei prati e nelle acque si rispecchiava il suo viso. Il poeta Rilke riesce perfettamente a immettere in questi versi tutta la sublimità e l’incanto di una tale figura, la cui morte non è che in fondo il semplice attraversamento di un varco che conduce ad un’esistenza rinnovata e più completa.
Francesca Rita Rombolà
LA MORTE DEL POETA
Giaceva. Sopra i ripidi cuscini
il suo volto si ergeva pallido di rifiuto
da quando il mondo e questo suo pensarlo
scisso ormai dai suoi sensi ,in grembo all’anno
indifferente era ricaduto.
Non seppe mai, chi lo vedeva vivere,
com’era in ogni cosa uno e indiviso, poichè tutto,
queste profondità con questi prati
e queste acque erano il suo viso.
Rainer Maria Rilke
da NUOVE POESIE
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