OH!
Intorno vedo altri contorni. Ho la vista
dal sole accecata ma sguardi
non sono sigillati dentro confini
partoriti da un’idea, incubo insonne
in un nervo nella mente. Ho intorno
la vista sulle cose in stanze fissate
da istantanee: vedo di te l’immagine,
su di me ciecato da raggi,
il vizio del serpente.
INDIFFERENZA
Osservo come il mondo qua fuori, osservi me con gli occhi
socchiusi da lacrime scese in viso per inerzia.
Vedo come dentro ai meccanismi della natura,
tutto scorra nei più assorti angoli di buio, la più cieca
indifferenza. Vorrei sentire i cambiamenti senza dover
piangere parole di dolore, senza avvertire fitte al cuore
per via di un cavatappi che non ha il mio stesso nome.
Osservo gli uccelli che volano alti, liberi, fragili…
le storie che vengono raccontate rapide a volte, senza
alcuna spiegazione sulla vita, che forse, poco ci appartiene.
L’ATTIMO
Mi chino sul tuo corpo lo sguardo appoggio
sopra la tua pelle che si delizia in un puntino
di muto vuoto,
mi guardi, ascolti l’anima
salire piano fin sopra un attimo
di affogata parola, assalita da un non detto ai bordi
del pensiero.
Fabio Strinati
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