Dora Millaci, nata a Liegi nel 1970 da genitori italiani, ha vissuto in diverse città italiane fino a fermarsi a Genova, dove ha messo radici. Poetessa e scrittrice poliedrica ha oggi, all’attivo, sette libri pubblicati. Nel 2016 ha curato il I Evento Letterario Internazionale di Poesia di RADIO UNA VOCE PER AIUTO i cui proventi sono destinati ad una famiglia in difficoltà. Ha scritto più di duecento racconti brevi(anche favole), oltre duemila poesie ed ha vinto molteplici premi letterari. Nel 2017 una sua favola “I due alberi” è stata inserita all’interno della Città Metropolitana di Venezia per il progetto “Valorizzazione e tutela del patrimonio naturale e della rete ecologica regionale”. Nel 2004 le viene diagnosticata la sclerosi multipla che, a distanza di soli tre anni, la porterà sulla carrozzina. Solare e positiva come sempre ha detto, facendo riferimento alla sua nuova condizione: <<La malattia mi impedisce di lavorare, ma rafforza in me l’amore per le piccole cose e soprattutto la passione per la scrittura. Mi ha concesso, difatti, il privilegio di dedicarmici a tempo pieno>>. Tra le varie attività collabora anche con alcuni magazine online e cartacei dove scrive articoli sul sociale, scrive, inoltre, sul sito www.newsdoramillaci.wordpress.com – Il mondo di Dora Millaci. E’ anche socia in diverse associazioni culturali e per disabili.
Francesca Rita Rombolà ha dialogato con lei
D – Cosa trova più congeniale Dora Millaci la prosa o la poesia?
R – Per quanto mi riguarda non c’è molta differenza poiché scrivo tutti i giorni. Certo non per dovere, ma per piacere. Non riesco proprio a “spegnere” il cervello. Difatti ho sul comodino, tra le varie cose, anche un piccolo blocco notes e una penna perché anche di notte mi vengono in mente delle cose e devo assolutamente trascriverle, dato che al mattino non le ricorderei. Posso buttare giù un pensiero poetico così, come la traccia di un nuovo racconto. Questa è forse una delle particolarità che mi differenzia da altri miei colleghi, cioè la versatilità. Nella stessa giornata posso scrivere un pezzo giornalistico, la traccia per una favola e la sera, quando di solito mi è più congeniale, la bozza per una poesia.
D – I tuoi libri, la tua produzione letteraria, ne vuoi parlare un po’?
R – Certamente… allora, ho iniziato come molti a scrivere da giovanissima ma il mio primo libro, la vera pubblicazione con una casa editrice è avvenuta solo quando avevo diciotto anni con un romanzo d’avventura – fantascienza “Gli strani abitanti dell’Egmont” con il quale sono arrivata finalista al Premio Bancarellino alcuni anni dopo. Ho dovuto, causa forza maggiore, fermarmi per alcuni anni poi(quasi devo ringraziare una malattia degenerativa e progressiva che nel 2004 ha fatto la sua comparsa, rendendomi alla fine impossibile continuare a lavorare)ho ripreso in mano la mia grande passione e ho così pubblicato un altro libro “Il segreto di Itzà Takil” finalista al Premio Letterario Nazionale “Un libro amico per l’inverno”. Quindi ho pubblicato un romanzo giallo classico “Un puzzle complicato” e un libro di favole illustrato “L’ orrenda creatura di Nasilungo e altre storie”. Quest’ultimo tratta il tema della diversità in modo semplice e “singolare”, così da far avvicinare i bambini ad un mondo che può apparire lontano ma che invece è vicino a noi tutti i giorni. Un libro di poesie e aforismi e, nel 2015, un libro di racconti brevi “Un soffio nell’ Anima” su paure, bellezze, debolezze e le mille sfaccettature dell’animo umano. Infine, nel 2016, ho collaborato alla realizzazione del volume “Solidarietà in poesia”, progetto realizzato a scopo benefico da RADIO UNA VOCE PER UN AIUTO, con la collaborazione di venticinque poeti esordienti italiani e stranieri uniti nel nome dell’amore e dell’altruismo. Ho più di cinquanta testi(tra racconti e favole)pubblicati su altrettanti volumi antologici. Attualmente sto lavorando ad un nuovo libro.
D – Che cos’è il progetto web-radio UNA VOCE PER UN AIUTO?
R – Quanto tempo ho per rispondere? Scherzo… tutto è nato anni fa quando un amico mi propose una rubrica nella sua trasmissione radio nella quale avrei dovuto leggere alcune mie poesie. Rinunciai, perché ritenevo che non fosse di alcuna utilità, oltre al fatto che non mi sono mai reputata così importante da intrattenere il pubblico con la lettura delle mie poesie. A distanza di alcuni anni però ho ripensato alla questione e al fatto che la cosa si poteva utilizzare come uno strumento. Essendo una web – radio, anche se trasmetto da Genova, si può ascoltare in tutto il mondo. Ed ho letteralmente inventato, anche senza alcuna esperienza, una trasmissione che diffonde gratuitamente appelli e comunicati per le persone che si trovano in difficoltà, per le Onlus che vogliono far conoscere i loro eventi, notizie si malattie rare, promozione di libri che trattano il sociale, divulgazione di poesie di autori esordienti, appelli per chi ha smarrito un animale o per farli adottare, per chi cerca un lavoro ecc ecc… Insomma una radio che tratta il mondo del sociale a 360°. Con grande meraviglia, mi sono accorta che le puntate erano seguite, e gli ascolti sono aumentati tanto che si sono aggiunti nel tempo dei collaboratori. Ad oggi siamo ben quattordici! Il tutto, ci tengo a precisare, è fatto gratuitamente… perché la radio è la mia forma di volontariato: quello che prima facevo in strada come milite adesso lo svolgo online. La sclerosi multipla mi ha tolto molto, ma non la determinazione e la passione per aiutare chi è in difficoltà e, a quanto pare, si avverte nelle trasmissioni. Se volete seguirci questo il link https ://www.spreaker.com/user/dora, e se avete bisogno questa la e-mail radiounavoce@virgilio.it.
D – Che cos’è, per te Dora, la Poesia?
R – Potrei dire che è l’espressione della nostra interiorità. Esternare le emozioni più profonde tramite parole, nel mio caso, dettate dal cuore. Non è logica, non è razionale, La Poesia è sentimento allo stato puro. E’ qualcosa che trascende la natura umana. per diventare aleatoria. La Poesia può essere dolce brezza marina così come vento di burrasca, dipende da come il nostro animo si trova in quel momento.
D – I ragazzi, secondo te, oggi leggono poesia e amano la Poesia?
R – Credo che i giovani di oggi, alla sola parola “poesia”, storcano il naso, a differenza della nostra generazione che a scuola imparava le poesie a memoria. Forse, però, bisognerebbe far loro amare la Poesia spiegandogli che cos’è. Per esempio, associando le poesie ai testi delle canzoni. Le poesie, in fin dei conti, che cosa sono se non degli scritti senza base musicale?
D – Una lettura che consiglieresti per l’estate.
R – Potrei indicare i miei libri, ma non sarei obiettiva e non è corretto. Piuttosto dico cosa leggo io d’estate… libri dal “tono” leggero, non impegnativi perché mi sembra giusto far riposare corpo e mente. Generalmente scelgo(d’estate)autori italiani per aiutare un pochino la nostra editoria. Ho appena terminato il libro di Paola Cognetti “Senza mai arrivare in cima”, un volume breve che si legge velocemente. E adesso inizierò “Leone” di Paola Mastracola.
Francesca Rita Rombolà
Dora Millaci
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