Vincenzo Di Michele, giornalista pubblicista, è nato e vive a Roma. Ha pubblicato numerosi scritti sulle disposizioni legislative ed, in particolare, sulla normativa del Codice della Strada nelle riviste M.A. D., Professione Camionista, IL Centauro, Nautica, Windsurf, Vela e Motore, Informatore Agrario. E stato progettista e consulente per la realizzazione di centri di Educazione Stradale e di un parco-scuola itinerante presso “Il Parco Scuola del Traffico di Roma(S.I.C.E.S.). Nel 2006 ha presentato il libro “La Famiglia di Fatto”, un saggio sulla risoluzione delle problematiche economiche e sociali della convivenza more uxorio. Nel 2008, in memoria di suo padre Alfonso – originario della provincia di Teramo – ha pubblicato “Io, prigioniero in Russia” che è diventato un successo nazionale con 50.000 copie vendute. Questo libro – tratto dal diario di suo padre Alfonso a proposito della sua avventura bellica in Russia nella seconda guerra mondiale – ha vinto molti premi e concorsi letterari e ha, inoltre, ricevuto il Ringraziamento del Presidente della Repubblica per la preziosa testimonianza storica. Nel 2010 pubblica “Guida Oggi”, libro letterario utile, a livello cognitivo e pratico, con specifiche nozioni di guida per il quale ha ricevuto, fra gli altri, l’apprezzamento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l’encomio del Ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Altero Matteoli. Nel 2011 pubblica “Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso”, una laboriosa inchiesta storica con novità inedite riguardanti la prigionia di Mussolini a Campo Imperatore. Nel marzo 2013 pubblica la biografia ufficiale di Giuseppe Wilson, storico giocatore della Lazio con oltre quattrocento presenze con la maglia bianco celeste, dal titolo “Pino Wilson – vero capitano di altri tempi”. Nel giugno 2014 esce “Come sciogliere un matrimonio alla Sacra Rota”, un’analisi sulla tematica dell’annullamento dei matrimoni religiosi presso i tribunali ecclesiastici. Del 2015 è “L’ultimo segreto di Mussolini” in cui Vincenzo Di Michele sostiene una tesi revisionista sull’ Operazione Quercia del 12 settembre 1943 che portò alla liberazione di Mussolini a Campo Imperatore. Ancora nel 2015 il libro, in inglese, “The lost secret of Mussolini – The undercounter pact between Badoglio and the Germany”. Nel 2017 è la volta di “Cefalonia, io e la mia storia”, romanzo autobiografico in cui l’autore ripercorre la storia di quei giorni, nel settembre 1943, raccontando fatti realmente accaduti intorno all’eccidio di Cefalonia dei soldati italiani della Divisione Acqui. La sua ultima opera è del 2019 e ha per titolo “Animali in guerra, vittime innocenti”.
Francesca Rita Rombolà e Vincenzo Di Michele hanno conversato insieme
D – Vorrei innnanzitutto che mi parlassi del libro “Io, prigioniero in Russia”. La sua genesi e la sua realizzazione.
R – “Io, prigioniero in Russia” è una biografia sofferta e vissuta, soprattutto trascritta in un diario dopo ben cinquanta anni. Non a caso ha avuto una tiratura di 50.000 copie ed è vincitrice di numerosi premi letterari. Il protagonista di questa triste storia è stato proprio Alfonso Di Michele, mio padre, che all’età di sessanta anni – tre mesi prima della sua morte – trascrisse in un diario la sua avventura bellica in Russia a cominciare dal fronte di prima linea ai campi di prigionia fino alle sue malattie e molto altro… insomma tutta una storia da leggere per cercare di immedesimarsi e comprendere le sofferenze patite dai soldati italiani in Russia durante la seconda guerra mondiale.
D – Scrivere un saggio storico ben documentato e con tutte le carte in regola è complicato? Richiede tempo?
R – La stesura di un saggio storico richiede una ricerca ben documentata che si svolge in un arco di tempo variabile. In linea di massima non meno di tre anni. In codesto lasso di tempo si vive ventiquattro ore su ventiquattro nella riflessione di una possibile variante o contributo all’opera che si sta realizzando. Ogni frase, ogni semplice notizia o quant’altro viene da me elaborato al fine di una possibile utilizzazione dei miei testi. Un esempio? Chiedo sempre ai miei figli che lezioni hanno svolto a scuola e, tra le tante, ovviamente mi soffermo sulla materia “Storia”.
D – Nel 2013 Vincenzo Di Michele pubblica la biografia ufficiale di Giuseppe Wilson, storico giocatore della Lazio. E’ stato interessante, divertente, soddisfacente scrivere di calcio e di un campione del calcio italiano?
R – La storia calcistica di quel periodo annovera fior di campioni. C’erano molti fuoriclasse. Sul fronte milanista troneggiava un certo Gianni Rivera, mentre nella squadra della “vecchia signora” primeggiava l’inossidabile Dino Zoff. Nell’Inter gli elementi di spicco di certo non mancavano, con Burnich, Facchetti e Mazzola. Per quanto mi riguarda, però, senza nulla togliere al merito dei giocatori appena citati, bisogna dire che il capitano della Lazio ha avuto una storia particolare, intrigante, controversa, sofferta e con aspetti che sono ancora da chiarire. Che si trattasse di un giocatore al di sopra della media lo dicono i numeri: quasi quattrocento presenze con la maglia della Lazio, e sempre con la fascia di capitano al braccio. Per non parlare poi della sua militanza nella Nazionale. Attraverso il racconto di Wilson ho raccontato anche la storia della Lazio del ’74, di quella squadra pazza, garibaldina e tutta all’attacco che ha vinto uno scudetto storico, il primo della Lazio. E poi, attraverso i ricordi di Wilson, ho ripercorso le gesta di Chinaglia e alcuni aneddoti sui campionati del mondo del 1974 in Germania, ma soprattutto il racconto personale di Wilson riguardo la sua esperienza calcistica in America, nel Cosmos, insieme a Pelè, Beckenbauer e Carlos Alberto. E, infine, lo stesso Wilson, dopo un lungo silenzio, è ritornato in argomento calcio scommesse chiarendo alcuni aspetti di quella triste vicenda del calcio scommesse anni ’80 che lo videro coinvolto insieme ad altri giocatori tra cui Paolo Rossi, Bruno Giordano, Lionello Manfredonia ed Enrico Albertosi.
D – Si può applicare il linguaggio letterario ad una guida automobilistica, come hai fatto tu? Che esperienza è stata?
R – Per l’apprendimento della guida automobilistica si possono cambiare alcuni aspetti evidenziando alcune situazioni di pericolo che si presentano quotidianamente e non sono scritte nei manuali di guida. Penso che questo libro è stato la messa in pratica di più di venti anni di insegnamento teorico e pratico in scuole guida e nella formazione di istruttori di guida. Al di là del conseguimento della patente di guida c’è sempre un qualcosa in più che il conducente deve sapere. Un esempio? La spiegazione della manovra di retromarcia con un rimorchio leggero. Sembra un’operazione di guida facile e scontata, ma nella realtà non è così.
D – La letteratura, in Italia, è, oggi più importante e molto diversa rispetto al secolo scorso, secondo te?
R – Il secolo scorso abbiamo avuto un periodo letterario fortemente influenzato dalle idee nazionaliste. Oggi sembra prevalere il senso europeista. Ogni periodo della Storia esprime un suo corso specifico. Si è sempre pensato al Medioevo come ad un periodo storico di barbarie. Ma io non sono d’accordo.
D – Cosa mi dici della poesia? Un poeta, italiano o straniero, la cui poetica ti piace e ti gratifica.
R – Ammetto il mio limite. Ma nella mia mente ci sono i classici: Leopardi, Carducci, Pascoli tanto per fare qualche nome.
Francesca Rita Rombolà
Vincenzo Di Michele
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