INTORNO AL LIBRO E OLTRE…
I libri? – importanti, banali, inutili
impossibili, inerti, dimenticati, vivi, folli ma…
I libri- belle copertine illustrate, foto
splendide o insignificanti
pagine e pagine di pensiero, di entusiasmo
di emozioni, di sentimenti repressi o esplosivi
di molte asperità incofessabili e oscure
di vita che pulsa e va oltre,
della morte rimossa
che ritorna con più forza e virulenza.
Ma sono solo fogli di carta
dall’odore intenso e sottile
e irresistibile quasi
che colpisce le narici più sensibili,
fogli di carta sì,
profumo di alberi – segno e traccia –
di un altrove nascosto.
Un libro è il pezzo di pane
che si divora con il gusto inconscio
della fame placata per un attimo.
Il libro – sogno e libertà, sognata libertà e speranza –
è un mondo. Il mondo anche.
Forse anche di più, un universo
stelle e pianeti che si rincorrono
galassie in formazione
l’eterna danza cosmica
dell’ombra e della luce.
Da un sussurro appena
può nascere un verso
da una parola
il movimento della Storia
da un carattere di scrittura
dipinto, inciso o stampato
il senso ultimo di ogni cosa.
Leggere talvolta è il canglore silenzioso
di una resurrezione che trasfigura l’essere,
leggere è perfino morire
e rinascere, morire e rinascere ancora.
In tempi di pandemia
quando l’intero pianeta tace,
e il giusto e greve silenzio
avvolge gli uomini impauriti
il libro è consapevole- per primo –
del proprio potere e di tutta la potenza
che racchiude in sé e custodisce.
Da me a te il libro
trasmette il grido e il vissuto
nel tempo primo e ultimo,
avvicina il lontano
abbatte i muri di pietra
e di metafora
scavalca e travalica
il filo spinato
e l’inutile minaccia umana
delle frontiere geografiche.
Allora anche la morte nera
la più terribile e inaudita
si piega e si ritrae lenta,
e lascia al libro
la convalescenza del corpo
e il ristoro incredibile dell’anima.
Francesca Rita Rombolà
P. S. – Per la Giornata Internazionale del Libro.
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