Vincenzo Della Corte è nato a Napoli il 6 giugno 1981. Ha frequentato diversi corsi di formazioni quali, ad esempio, stage di “Mimo e Maschera” nel 2013; corso di Stantman/cascatore nel 2009; corso di “Introduzione alla TV e pose fotografiche”. Ha lavorato per il cinema e la TV in fiction e film quali “I Cesaroni 5, nel 2012; “Un medico in famiglia 8”, 2009; “Un posto al sole”, nel 2015; “La passione del nostro Signore Gesù Cristo” nel 2014, regia di Costantino Maiani; “Wonderwell”, nel 2016, regia di Vlad Marsavin; “Italian Blood Stories” nel 2018 – 19, regia Claudio Fragasso e Rossella Drudi. Fra i suoi lavori teatrali: “Non tutti i ladri vengono per nuocere! … ” di Dario Fo, anno 2013; “Il sindaco del Rione Sanità” di Eduardo De Filippo, anno 2012. Vincenzo Della Corte è stato vincitore, nel 2021, del premio “Vincenzo Crocitti International” come attore emergente. E’ presentatore, speaker, sceneggiatore. E’ stato doppiatore in “Io non mi arrendo” Rai 1, anno 2016 e, nel 2017, nel film “I peggiori” di Vincenzo Alfieri.
Francesca Rita Rombolà e Vincenzo Della Corte conversano di Teatro, Cinema, TV, Letteratura.
D – Vincenzo, hai lavorato in molte fiction TV per la Rai; quale ti ha coinvolto di più lasciando un segno duraturo dentro di te?
R – Ciao, Francesca, bentrovata a te e ai tuoi lettori … in molte fiction forse no, ma nella soap opera più longeva d’Italia oltre che nelle due forse rimaste con più gioia nel cuore del pubblico. Quella che ho più nel cuore e che spero mi vedrà protagonista prima o poi è “Un posto al sole”, dal 2005 al 2012 ogni volta un’emozione diversa e bella sul set! Da non dimenticare, però, che è presente un film su Prime Video che mi vede tra gli sceneggiatori e registi, oltre che tra i protagonisti: “Italiana Horror Stories” il quale, sotto altre vesti, è quello che ancora oggi mi sta regalando le emozioni più belle.
D – La tua esperienza con il Teatro, ne vuoi parlare un pò?
R – Il Teatro è il più grande mix di emozioni artistiche, secondo me, o secondo quello che provo! Recitare con il pubblico di fronte è una scarica di adrenalina assurda! E’ arrivato nel mio percorso artistico dopo la Televisione e le esperienze nei villaggi come animatore. Ma ancora oggi salire sul palco, anche solo come presentatore, mi regala tutto quanto serve per non smettere di sognare!
D – Che ruolo vorresti interpretare in un film, di un regista famoso, candidato al premio Oscar? Quello del cattivo o quello dell’eroe buono?
R – Quello del cattivo l’ho interpretato molte volte e, per quanto possa essere stimolante interpretare chi non mi appartiene, mi piacerebbe arrivare al cuore delle persone come eroe buono, come personaggio che regali risate ed emozioni.
D – La lettura di un romanzo d’autore che ti ha colpito particolarmente.
R – Potrei fare il figo e nominarti Camilleri, Kafka o Calvino, ma ho sempre preferito letture leggere. Anche la filosofia, che amo, l’ho letta nelle versioni di Luciano De Crescenzo. Il romanzo che ti colpisce di più equivale spesso a quello che stai leggendo al momento. Io attualmente sto leggendo “La parola magica” di Paolo Borzacchiello, un romanzo con messaggi subliminali … anche se mi sento molto Dorian Gray: vorrei invecchiasse il ritratto che ho in casa al mio posto…
D – La Poesia e i poeti sono importanti oggi, secondo te?
R – Cosa c’è di più bello di una poesia? E la Poesia come potrebbe mai esistere senza i poeti? Sono importanti, regalano frazioni belle di vita. Anch’io ho scritto poesie, e mi sentivo bene quando chi le leggeva stava bene.
Francesca Rita Rombolà
Vincenzo Della Corte
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