“La Poesia, per me, deve avere anche schemi, ritmi e musicalità precisi”. Conversando con Maria Cristina Grella

23 Marzo 2022

Maria Cristina Grella è insegnante di Italiano e Storia. Ha scritto diversi racconti gialli per la rivista “Vera” e ha pubblicato racconti e romanzi nelle collane Delos Crime e History Crime con il suo vero nome e racconti e romanzi nelle collane “Passioni Romantiche” e “Odissea Romantica”, sempre di Delos Digital, utilizzando lo pseudonimo di Macrina Mirti. Nel 2019 ha partecipato all’antologia “Matera Nera” di Bertoni Editore, a cura di Oriana Ramunno, con lo pseudonimo di Macrina Mirti, con il racconto “La causa del peccato”. Nel 2021 ha pubblicato per la CE Literary Romance il primo volume del romance storico “La donna del Greco”, alla seconda puntata del quale sta lavorando. Ha anche auto – pubblicato, sempre come Macrina Mirti, due romanzi che, per diverse ragioni, non rientravano nelle collane Delos. Maria Cristina Grella, insieme a Franco Forte e a Davide de Boni, è coautrice del sesto romanzo della serie “I sette re di Roma”, “Servio Tullio – nato dal fuoco” uscito in questi giorni per Mondadori Editore. Ha recensito per diversi blog letterari ed è stata in pre – giuria al premio Tedeschi. Attualmente è redattrice di Milano Nera.

Francesca Rita Rombolà conversa con Maria Cristina Grella, insegnante e scrittrice.

D – Maria Cristina Grella, vorrei iniziare la nostra conversazione per poesiaeletteratura.it dal sesto romanzo della serie “I sette re di Roma” di cui sei coautrice insieme a Franco Forte e a Davide de Boni. Ne vuoi parlare?

R – E’ stata un’esperienza fantastica, sia dal punto di vista professionale che da quello umano. In breve: Franco Forte è uno dei più noti scrittori italiani, è il direttore editoriale del giallo Mondadori e di Urania ed è anche la persona che mi ha insegnato tutto quello che so in fatto di scrittura professionale. La serie dei “Sette re di Roma” nasce da una sua idea a realizzare la quale ha invitato alcuni autori Delos (la sua casa editrice). Abbiamo lavorato a coppie, sotto la supervisione di Franco, e per me è stata un’esperienza nuova e stimolante. Il mio compagno di scrittura è stato Davide de Boni, giovanissimo ma esperto. Per prima cosa siamo partiti da una documentazione molto approfondita e poi abbiamo proseguito con scalette e sinossi sempre più dettagliate, fino ad arrivare alla prima stesura alla quale ne sono seguite molte altre. E’ stato un lavoro di squadra, perché tutti gli autori della serie si sono tenuti sempre in contatto e hanno lavorato insieme leggendo i testi degli altri consigliando, a volte criticando, ma sempre con lo scopo di migliorare.

D – Come hai iniziato a scrivere per un pubblico vasto e perché?

R – Ho cominciato tanto tempo fa. Il primo romanzo l’ho scritto a tredici anni, scribacchiando su due quaderni. L’avvento di internet è stato fondamentale perché mi ha permesso di entrare in contatto con il gruppo di Delos Digital con cui ho iniziato a lavorare. Perché? Sono una forte lettrice, però le storie mi piace inventarle.

D – Il genere letterario che ti piace scrivere e che ti piace leggere.

R – Leggo di tutto, anche se sostanzialmente adoro il romanzo storico e il crime, contemporaneo o storico che sia. Anche come autrice preferisco racconti e romanzi di ambientazione storica. La mia passione per la Storia viene da quando ero piccola, non a caso ho una laurea in Lettere a indirizzo storico e sono un’insegnante di Italiano e Storia. Mi piace scrivere sia il rosa che il crime, anche se forse rispetto poco i parametri di genere.

D – So che sei redattrice di Milano Nera, che cos’è Milano Nera, per chi non lo sapesse, e di cosa ti occupi nello specifico?

R – Milano Nera è un blog che si occupa di letteratura gialla e noir. Nello specifico, leggo e recensisco romanzi. In genere noir storici, ma anche contemporanei.

D – E’ ancora importante oggi, secondo te, insegnare la Storia ai ragazzi?

R – Importantissimo. Conoscere il passato ci aiuta ad avere i parametri per capire il nostro presente. Senza conoscere nulla della storia del ‘900 è impossibile comprendere il presente e, se possibile, prevedere il futuro. Anche se poi commettiamo sempre gli stessi errori.

D – Maria Cristina Grella come vede e come sente la Poesia?

R – Amo Leopardi e Pascoli, Montale, Saba e Ungaretti. In merito alla poesia moderna non ho un’opinione ben precisa. Sono in molti ad esprimere stati d’animo con immagini e parole spesso molto belle ed evocative, ma appartengono alla vecchia scuola e non so se siano o meno poesia. La Poesia, per me, deve avere anche schemi, ritmi e musicalità precisi. Non so se esprimere il proprio stato d’animo, per quanto intenso ed emotivo, basti a definire un testo come poesia.

Francesca Rita Rombolà

Maria Cristina Grella

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