A MIDSUMMER NIGHT’ S DREAM ( Sogno di una notte di messa estate ) è una delle commedie più riuscite di William Shakespeare, ma allo stesso tempo forse è anche la più enigmatica e la più colma di significati nascosti e di metafore ardite. Ha sicuramente il colore e il gusto di una fiaba, di una leggenda, di un mito. William Shakespeare sembra aver attinto, per comporla, alle fonti più disparate: alla letteratura latina, specialmente a Luciano e Apuleio, e ai greci antichi, a Plutarco , a Sofocle, ad Aristofane; ma anche alle antiche leggende celtiche, ad un mondo nordico popolato da fate, da folletti, da foreste incantate e da paesaggi di nebbie e di brughiere. La trama della commedia ruota tutta intorno alla celebrazione di nozze imminenti e poi mancate; su amori imposti e amori spontanei; incontri segreti e coppie infelici per sempre o felici per lo spazio di una notte soltanto, cioè la notte magica del solstizio d’ estate. Il bosco è il luogo degli incontri per eccellenza: tutti i personaggi finiscono per ritrovarsi lì e proprio la notte del solstizio, che segna il passaggio al tempo del raccolto e del sole, dei tramonti infiniti e delle albe inondate di colori e di suoni. Personaggi principali sono Oberon e Titania, re e regina delle fate, i quali hanno litigato a causa di un paggio. Oberon chiede al folletto Puck, metafora dell’ elemento capriccioso dell’amore, di procurargli un fiore magico, il cui succo, versato negli occhi di Titania mentre dorme, la farà innamorare della prima persona che vedrà al suo risveglio. Da qui, una serie di colpi di scena, di risvolti imprevisti, di situazioni improvvise ed eclatanti. La commedia ebbe successo fin dall’ inizio. Da essa, nel tempo, si è preso spunto per la realizzazione di allestimenti teatrali sempre nuovi e meravigliosi e di films, ma soprattutto per la creazione di un balletto che, nel campo della danza classica, ha sempre visto in scena i ballerini più famosi di questo genere.
Per la tradizione celtica, la notte del solstizio d’ estate è propizia per molti rituali arcani e cerimonie magiche perchè essa annuncia il giorno in cui il sole sembra non tramontare mai e illumina e riscalda la Terra per un tempo duraturo, che lascia presagire il regno della luce. Uno fra i monumenti megalitici più importanti e conosciuti, ossia STONEHENGE nell’ Inghilterra meridionale, era preposto a dei riti che trovavano il loro culmine proprio la notte del solstizio d’ estate. Infatti, l’ intera struttura ( oggi purtroppo molto danneggiata ) è allineata astronomicamente sull’ alba del solstizio d’ estate, cioè del 21 giugno. Questo significa che il monumento è stato costruito, millenni fa, con lo scopo preciso di celebrare un evento sacro molto importante proprio in concomitanza del sorgere del sole il 21 giugno, per cui i primi raggi inondano il viale di menhir ( lunghe pietre verticali ) che conduce all’ interno del complesso litico e illuminano l’ intero sistema dolmenico quasi come se la luce del sole si fosse riversata tutta sulla Terra! STONEHENGE non è stato costruito dai celti, esso esisteva da tempi immemorabili. Era già ” vecchio ” quando i celti svilupparono la loro cultura nelle isole britanniche. In fondo, il perchè della sua costruzione e il significato della sua funzione rimangono ancora oscuri. Di certo si sa solo che il popolo che lo costruì aveva grandi e profonde conoscenze astronomiche e matematiche. La sfida al mistero di STONEHENGE rimane intatta nel presente e negli anni a venire!
Francesca Rita Rombolà
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