Asia Ghergo è giovane, carina e indubbiamente ha una voce che colpisce e che sa trasmettere emozioni intense. Il suo album d’esordio ha per titolo “Bambini elettrici” ed è composto da dieci canzoni(Guardami ballare, Angeli, Stare bene, Reset, Una gonna, 100volte, Arcobaleni, sfere celesti, Occhi rossi, Coraggio). La musica di questa giovanissima artista non è scontata e non è banale, ogni sua canzone sembra quasi voler creare un mondo e, allo stesso tempo, lacerare un mondo. Ad un ascolto, di certo non superficiale, si intuisce in profondità come una sorta di “grido d’aiuto”, un messaggio quasi accorato degli adolescenti verso gli adulti in una società sempre più inafferrabile, liquida, distopica che imprigiona la voglia di vivere, i sogni, le aspettative di un futuro che non esiste più quale dimensione di crescita e di realizzazione. Eppure i ragazzi, i giovani di questi primi due decenni del nuovo millennio hanno voglia di sognare e di vivere, di avere un futuro splendido e di essere compresi e aiutati nelle loro ansie, paure, solitudine – ci dice Asia Ghergo nelle sue canzoni – proprio a dispetto del presente carico di incomprensioni, di conflitti e di problemi di ogni tipo a livello globale. Alcune parole…