C’è un momento nella vita di una persona, uomo o donna, in cui il cuore freme sotto un impulso intenso quanto indecifrabile, qualcosa si muove dentro, forse nella mente, forse nelle pieghe più recondite del cervello … allora si scopre o si riscopre di avere un’anima, sopita o addormentata, ferita o obliata, dolce o aspra; e quest’anima sente il bisogno del Divino, anela al Divino o quantomeno si domanda, si interroga su un possibile senso del Divino. E’ giunto il tempo di alzare il capo e di guardare il cielo, il cielo notturno o il cielo di un giorno sereno, il cielo dell’aurora o del crepuscolo e di sentirsi diversi soltanto per questo, diversi di come si era ieri o l’altro ieri negli affanni e nelle preoccupazioni quotidiane. Forse sì, si è perfino rinati a nuova vita. Percepisco, in maniera profonda, nella raccolta di poesie “Note Divine” di Claudio Rampin la nostalgia e il ricordo. Voci lontane riaffiorano, la memoria si apre, si ricompatta, prende forma e, come le note su un pentagramma, queste voci compongono piano e sicure una melodia nuova che avvolge l’essere nel quotidiano e nel sublime. Struggente nel sentimento che suscita, commovente nella partecipazione del verso…
Claudio Rampin, nato a Conselve, in provincia di Padova nel 1957, dal 1978 risiede a Novara dove lavora. Amante dell’arte e della fotografia, nel 1997 ha allestito una mostra fotografica nella città di Adria (RO) dal titolo “Spray collection”, riproposta poi nel 2001 presso la biblioteca “Carlo Calcaterra” di Bellinzago Novarese (NO). Ha realizzato fino ad oggi diciannove pubblicazioni ed è presente in centoundici antologie e altri libri. Sono molte le province italiane che, nel corso degli anni, hanno beneficiato della sua adesione ad almeno una o più iniziative e concorsi culturali. Dall’inizio del 2015 riprende il conteggio da zero, e attualmente sono sessantuno. Inoltre, lo si può leggere spesso sulle riviste siciliane “Il Convivio” ed “Eventual – mente”. Francesca Rita Rombolà ha dialogato brevemente con Claudio Rampin. D – Claudio Rampin, ha scritto e pubblicato molti libri. Un titolo, in particolare, al quale è più legato degli altri e perché. R – Con sincerità le rispondo che il libro a cui sono più affezionato è “Sante Porte di Novara”. Il libro citato è una specie di guida sulle chiese di Novara, inoltre include una serie di chiese sconsacrate e non più aperte al culto, e le cappelle delle varie…