Daniel Defoe (1670 – 1731) è lo scrittore che rappresenta l’inglese borghese dissidente del XVII secolo (la parola “dissidente” indica, in realtà, l’appartenenza ad una setta protestante non conformista, il ché avveniva soprattutto fra la classe mercantile inglese). La carriera notevolmente movimentata di Daniel Defoe abbraccia attività e progetti commerciali diversi, oltre a numerose imprese giornalistiche e incarichi anche di agente segreto svolti per conto del governo. Nel 1697 egli pubblico un “Essay on projects” (Saggio sui progetti) in cui avanzava un numero straordinario di proposte di ordine pratico, fra le quali una società intesa a “incoraggiare una cultura raffinata, a levigare e affinare la lingua inglese, a far progredire l’arte tanto trascurata dell’espressione corretta, a ripulire la lingua dalle aggiunte irregolari che vi sono state portate dall’ignoranza e dall’affettazione”. Proponeva anche di istituire un’accademia per le donne poiché diceva: “Io ho spesso pensato che fosse uno dei più barbari costumi del mondo il negare alle donne i vantaggi della cultura.” Nel 1701 Daniel Defoe pubblicò una satira in versi, “The true – born Englishman” (L’inglese autentico) in cui analizzava le composite origini del popolo inglese, a suo parere “una razza indefinibile ed eterogenea derivata da tutte le nazioni del…