Quale Francesca, donna, ragazza o ragazzina, leggendo semplicemente i versi di questa poesia non si sente colpita in profondità dall’emozione e non tenta, seppur vagamente, di immedesimarsi nel personaggio, reale o soltanto immaginato, che si mostra al lettore o alla lettrice quasi come una presenza viva, figura o immagine che giunge, che viene richiamata dal potere di evocazione irresistibile della Poesia? Francesca è viva, è bella, è donna nell’immaginazione infinita del poeta americano Ezra Pound. Il suo fascino sta tutto nell’enorme potere di evocazione che l’ Arte, in questo caso l’afflato poetico, ha ed esercita per noi, tutti noi, esseri umani affranti a volte dal dolore, sopraffatti talvolta dall’angoscia del vivere quotidiano. Ella viene dalla notte, dalla morte o dal mistero? E reca con sé un messaggio di speranza e di intensa dolcezza che si condensa in quei fiori che ha in mano: forse narcisi, i fiori dell’anima; forse viole, i fiori della morte e della vita; forse rose, i fiori del mistero Freme di indignazione il nostro essere, insieme a quello del poeta, quando ne sentiamo pronunciare il nome in luoghi o in posti che non conoscono l’Arte, che non amano l’Arte e in special modo la Poesia. Pulsa…