<< Coscienza europea significa, infatti, differenziazione dell’Europa, come entità politica e morale, da altre entità cioè, nel nostro caso, da altri continenti o gruppi di nazioni; il concetto di Europa deve formarsi per contrapposizione in quanto c’è qualcosa che non è Europa ed acquista le sue caratteristiche e si precisa nei suoi elementi, almeno inizialmente, proprio attraverso un confronto con questa non-Europa. La coscienza europea, al pari della coscienza nazionale, per dirla con Carlo Cattaneo, è “come l’io degli ideologi che si accorge di sè nell’urto col non-io”>>. Brano tratto da STORIA DELL’IDEA D’EUROPA di Federico Chabod Un’ Europa unita ma divisa. Un’ Europa composta da molte nazioni che abbracciano quasi per intero il suo territorio ma piena di contraddizioni. Un’ Europa con un parlamento, dei ministri, un presidente ma con “spinte” interne che spaziano dal razzismo alla xenofobia pura, dalla corruzione politica dilagante al provincialismo oscurantista delle sue età storiche più buie. Un’ Europa con una moneta unica, una banca centrale, un mercato comune ma politicamente e socialmente lontana, abulica, senza identità. Senza dilungarmi ancora, è più o meno questo il quadro, nelle linee generali, dell’Europa del primo quindicennio del ventunesimo secolo. Non è certo ciò che i suoi…