Furore, rabbia e canto del cuore e dell’anima che vibra. Il caos e l’armonia ricomposta. Il calore delle notti andaluse, la campagna vasta e invitante olezzante di profumi, di suoni e di essenze mediterranee. IL GRIDO, poesia tratta dal famoso POEMA DEL CANTE JONDO di Federico Garcia Lorca, è voce, respiro, canto, dolore, passione, festa dei sensi e sentimento che si esprime con forza prorompente. L’onomatopea intercalante nei versi si fa visione di un mondo notturno che trascina, coinvolge e sconvolge. Una poesia legata alla terra, alla sua potenza e al suo fascino. Colpisce la sua immediatezza, la sua lettura che risuona a lungo e non si ferma soltanto nella mente o sulla superficie dell’anima. Un grido nella notte? Può essere di gioia o di dolore a seconda del tempo della vita. Il grido rompe, lacera, da o toglie, immerge o sommerge nei mondi. Crea e distrugge. Dispensa la morte o la vita. Un grido che il vento trasporta lontano,fra ulivi e grotte all’interno delle quali la gente accende le lucerne per rischiarare il buio della notte… Verso e parola vibrano come agitati dal vento che passa fra campi e alberi, sogni e amarezze, e aprono le porte su una…