Nel meraviglioso mese di maggio, quando si schiudono le gemme, fu allora che nel mio cuore, è sbocciato l’amore. Nel meraviglioso mese di maggio, quando gli uccelli cantano, allora le ho confessato le mie brame, i miei desideri. Heinrich Heine Il 10 maggio 1933, nella Babelplatz a Berlino, i nazisti davano alle fiamme i libri degli autori “indesiderati”. Il grande rogo dei libri, che si innalzò nel cielo della capitale tedesca, fu come il preludio di molti altri roghi, ben più terribili e sinistri, che finiranno per ridurre in cenere dapprima l’Europa e poi la stessa Germania. Fra gli autori più conosciuti, i cui libri furono bruciati, spiccano Thomas Mann e il poeta romantico Heinrich Heine. Le poesie d’amore di quest’ultimo vogliamo oggi, 10 maggio 2013, metaforicamente “salvare” da quel rogo immane e ingiusto riportando i versi di un PROLOGO stupendo, che canta l’amore nel mese più bello e più fiorito dell’anno, cioè il mese di maggio; perché il cuore non ha ideologie, non segue mode o eventi mondani, non può mai venire imprigionato nella, pur sempre stretta, dimensione spazio – temporale, né tantomeno annientato dal fuoco che brucia e distrugge… ricordando che fu proprio Heinrich Heine a…