Il popolo maya sviluppò una raffinata civiltà nel centro America, precisamente nella penisola dello Yucatan protesa nel golfo del Messico di fronte all’isola di Cuba. Città quali Palenque, Uxmal, Copan e Chichen Itzà furono centri avanzati nell’ arte, nella scienza e nella cultura in genere. Quando i conquistadores spagnoli giunsero in Messico, nel sedicesimo secolo, le città maya erano già in rovina, immerse nell’ oblìo della foresta tropicale e ormai niente più che leggenda. La civiltà maya si è estinta misteriosamente, per cause che rimangono tutt’ ora ignote, come misteriosamente è stata creata e misteriosamente ha raggiunto livelli davvero alti. Il suo progresso più sorprendente lo si riscontra soprattutto nella matematica avanzata e nell’astronomia, praticate da una casta di sacerdoti-scienziati dal potere e dal prestigio enormi; eppure anche la sua forma di scrittura ha un qualcosa di eccezionale: essa si basa sul sistema ideografico, al pari di quella egizia, però con dei caratteri strani, enigmatici e ancora per metà indecifrabili chiamati glifos al plurale, glifo al singolare. Ma c’è di più: sappiamo con certezza che il complesso di conoscenze, come già detto sopra, in matematica e in astronomia faceva dei sacerdoti-scienziati maya degli esseri superiori in grado di parlare con…