Una nostra lettrice ci ha mandato una poesia chiedendoci di pubblicarla: I cieli di Gerusalemme Si specchiano i cieli di Gerusalemme nella vanità delle cupole d’oro di chiese e moschee, cullando litanie millenarie che il Muro del Pianto sussurra. Cieli di preghiere, nuvole e stelle leggere. Passeggiano in bilico i cieli di Gerusalemme sopra il serpente di cemento che stritola il cuore degli uomini, luccicando su pietre, canne di fucili e pozze di sangue che bagnano una terra d’ulivi. Cieli di odio, paura e antichi pianti che si rinnovano. Si rincorrono i cieli di Gerusalemme nei quartieri dell’esilio tra i profumi vagabondi di sesamo e timo, riecheggiando nei versi dei poeti e nelle note spezzate dei canti della resistenza. Cieli di villaggi perduti, macerie di memorie e diaspore nuove. Si riflettono i cieli di Gerusalemme negli occhi dei bambini che non li hanno mai visti e in quelli dei vecchi che ancora li piangono, sventolando nei colori di una bandiera che non trova più la strada di casa. Cieli di sogni e risvegli da notti incompiute. Cieli di rassegnazione e speranze sospese di un popolo. Laura Vargiu Testo vincitore, per la sezione “poesia singola”, della XXVIIa edizione…