Giornalista professionista e dottore di ricerca, Marco Olivieri è autore della monografia “La memoria degli altri. Il cinema di Roberto Andò”(Edizioni Kaplan 2013 e 2017), curatore del volume “Le confessioni”(Skira 2016)e, con Anna Paparcone, autore del libro “Marco Tullio Giordana. Una poetica civile in forma di cinema”(Rubbettino 2017). Critico cinematografico e teatrale, collabora con <<la Repubblica>> – edizione di Palermo – e con il sito www.outsidernews.net, è componente del comitato scientifico di “carteggi letterari le edizioni”, direttore responsabile del sito www.carteggiletterari.it e ha scritto saggi per la casa editrice Leo S. Olschki e articoli per <<Cinema e Storia>> di Rubbettino, <<Il venerdì di Repubblica>>, <<Ciak>> e <<Doppiozero>>. Il suo blog è https.//marcoolivierigiornalista.wordpress.com/ Francesca Rita Rombolà ha conversato con lui di cinema, di attualità, di letteratura, di poesia. D – Dottor Olivieri, iniziamo questa conversazione parlando di cinema visto che, oltre che giornalista e dottore di ricerca, è anche critico cinematografico. Il concetto, l’idea di cinema per lei, e com’è cambiato o come si è evoluto il cinema italiano e internazionale negli ultimi decenni? R- Come ogni strumento creativo, il cinema si evolve in relazione all’epoca, in modo particolare, in relazione all’evoluzione tecnologica. Il cinema italiano risente ancora degli alti e…