Maria Luisa Moro è nata a Venezia, ma è milanese di adozione. Ha sempre avuto la passione della scrittura, praticata intensamente a partire dal 2000. Laureata in Lingue e Letterature straniere, ha lavorato nel campo scolastico ed editoriale. Ha scritto romanzi di genere thriller e noir: “Donne cattive muoiono”, “Premonizione”, “Dietro la tela”, “Le montagne stanno a guardare”, “Storia di follia”, “Prigionieri dell’acqua”, “Zoccoli assassini”, “Girotondo”, “Incubo”, “Il peccato porta il tuo nome”, “Puzzle”, “Tarocchi”, “Orrore a Helsinki”, “Un piccolo scambio”, “Il pozzo di Alesund”, “Il buio in rete”, “Un amante fantasma”, “Delitti artici”, di vita contemporanea: “Io e Zdenka”, “L’età di mezzo”, “Questione di soldi”, psicologici: “Il quaderno”, e paranormali: “L’uomo sulla panchina”, oltre che due raccolte di racconti: “Tu non devi crescere” e “Dark America”. Ha vinto due premi letterari: S. Margherita Ligure – Franco Delpino con “L’età di mezzo” e il Premio Minerva con “Vite sbagliate”, ora in vendita con il titolo “Io e Zdenka”. Il suo ultimo romanzo è “Il professore”. Francesca Rita Rombolà e Maria Luisa Moro conversano insieme. D – Maria Luisa Moro, scrittrice principalmente di thriller e di noir. C’è uno dei suoi romanzi verso il quale ha un feeling diverso da tutti…