Il potere politico dall’ambivalenza ambigua – MASSIMO CACCIARI
Massimo Cacciari / 8 Maggio 2013

“(…) Così,anzitutto, l’antica sovranità statale, vero modello di Katechon, dovrà ‘ superarsi ‘, ricollocandosi su una dimensione che, da un lato, la renderà sempre più relativa e, dall’altro, la costringerà a dar vita a ‘ grandi spazi ‘, che, per le ragioni che derivano da tutto quanto fin qui sostenuto, dell’impero non potranno che essere deboli simia. La norma giuridica, da parte sua, dovrà adeguarsi a quel centaurico giusnaturalismo artificiale, cui ci si riferisce quando si invocano le ‘ leggi ‘ dell’economia e del mercato. Il ‘ cervello sociale ‘ produttore di innovazione, a sua volta, spogliandosi di ogni ‘ auratica ‘ autonomia, dovrà, per competere efficacemente, manifestarsi come produzione di forme di vita, come quella legge, anzi, che le struttura dal loro stesso interno.(…) Ciò che la crisi permanente permette oggi ragionevolmente di affermare è che da esse non emergeranno nuove potenze catecontiche. Emergeranno forse ‘ grandi spazi ‘ in competizione, ‘ guidati ‘ da élites che, pur in conflitto tra le loro diverse potenze, sono caratterizzate tutte dalla insofferenza assoluta verso qualsiasi potenza che trascende il loro stesso movimento. Unite soltanto dalla comune apostasia rispetto all’Evo cristiano. Molto di più non sembra sia dato sapere.” Brano tratto dal…

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