Un romanzo di fantascienza, forse, se lo si legge tutto d’un fiato e ci si limita alla lettera e alla scenografia, ma forse un romanzo che si presenta come una metafora della modernità, o meglio, della post – modernità che si sta consumando in questi primi due decenni del ventunesimo secolo. Si tratta del libro di Nicola Bennati, edito da Horti di Giano (Roma, 2019), il cui titolo è “MARTA E KIN, SALVARE LA TERRA!”. La Confederazione Spaziale ha raccolto i popoli del Cosmo che hanno raggiunto la civiltà perfetta ossia l’elevazione culturale e spirituale e abolendo per sempre il sistema del profitto che, invece, è sovrano sul pianeta terra causando guerre, sfruttamento, sopraffazione, schiavitù dell’uomo sull’uomo e sugli altri esseri viventi che lo popolano; e, ad un certo punto, decide di tentare di salvare gli uomini dal loro egoismo e dalla loro sete di profitto, perciò invia sulla terra due ricercatrici, Marta e Kin, per mettere in atto il piano. Esse faranno tappa su una base che si trova sulla faccia nascosta della luna (e che gli uomini finiranno per distruggere a suon di testate nucleari!) e, insieme ad altri due strani e curiosi personaggi, andranno sulla terra con…