Nulla, in fondo, si sa di Omar Khayyam uno dei massimi e più celebri poeti e uomini di cultura dell’Iran dell’X – XI secolo circa. Egli nacque probabilmente in uno degli anni della prima metà del V secolo dell’Egira (computo cronologico – temporale musulmano). Nemmeno l’anno della sua morte è noto con esattezza. Forse è avvenuta intorno al 510 dell’Egira (1130 d. C. circa). Delle caratteristiche della personalità di questo poeta si tramanda che egli si dedicò con molto impegno all’insegnamento e alla produzione letteraria. E’ conosciuto in tutto il mondo soprattutto per le sue famosissime “Quartine”, opera poetica dal rilievo molto alto e dalla sensibilità profonda e raffinata. Da una riflessione non superficiale delle “Quartine” di Omar Khayyam si evince che egli forse non era un poeta faceto e che, tramite tali componimenti poetici, non cerca di mettere in risalto la sua arte poetica, il gusto ricolmo e la natura brillante che si riteneva conveniente possedere, bensì di esprimere in versi i pensieri e le meditazioni della sua mente vigile, aperta e grande. Egli ha, infatti, uno stile e una eloquenza trascinanti: è scorrevole e semplice come l’acqua, è molto lontano da artificiosità e formalismo, non tende ad abbellire…