Natale 2013
Paolo Ruffilli - poesia - / 24 Dicembre 2013

Può darsi sia soltanto un altro modo, per reggere da solo e stanco l’urto violento della vita, io, come i monaci chiusi nel distacco delle loro celle certe della coercizione ma senza l’obbligo dell’atto volontario senza scegliere con intenzione la scelta loro di esclusiva, da escluso intanto in reclusione contro il mio stesso desiderio ma libero infine dal suo imperio rinato con la nascita di Dio. Paolo Ruffilli Neanche per questo Natale 2013, Paolo, sei mancato all’appuntamento. Poeti o soltanto disillusi dalla vita? Spiriti liberi alla ricerca di un qualcosa che sta sempre oltre una soglia ben definita o sognatori soltanto? Idealisti che si servono della scrittura per capire il mondo che li circonda, la realtà nella quale vivono, forse gli altri ma soprattutto se stessi? Se la Poesia è soltanto un linguaggio – chiave per aprire le stanze dell’Azzurro, della Libertà, dell’Infinito allora forse noi siamo riusciti ad aprire qualche porta e ad entrare in dimensioni sconosciute che colmano il vuoto, la lontananza, l’oblìo e la nostalgia di ciò che si è per sempre perso e più non ritorna… anche se a volte il solo esistere ci pesa come un macigno portato in salita da fragili spalle. Un Buon…

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