Pier Paolo Pasolini Quattro decadi sono passate da quel tragico giorno dei morti. Pier Paolo Pasolini muore il 2 novembre 1975. Poeta o regista? Regista o poeta? Quando si parla di Pier Paolo Pasolini le due cose sembra non abbiano una distinzione netta o un confine preciso che possa separarli e tenerli a distanza. Pier Paolo Pasolini è stato un regista profondo, visionario, consapevole dei problemi e dei grandi temi del suo tempo, ma è stato anche un poeta e non soltanto perchè ha scritto e pubblicato libri di poesie; la sua vita, in primis, il suo stile di vita anticonformista e ribelle sono stati quelli di un poeta autentico… forse dell’ultimo autentico grande poeta del Novecento italiano. E’ uscito, qualche anno fa, l’ultimo film sulla sua vita dal titolo “Pasolini” del regista Abel Ferrara. Nel ruolo del protagonista, cioè di Pier Paolo Pasolini, l’attore Willem Dafoe apparso piuttosto convincente, sia alla critica che al pubblico, e molto calato in un ruolo decisamente complesso e di non facile o scontata interpretazione. Parlare della poesia di Pier Paolo Pasolini è piuttosto complicato come lo è del suo modo di fare cinema, del resto. La sua poetica ha radici salde nella terra…