“(…)Ti chiedo, ritieni possibile che cinquant’anni fa i persiani o i macedoni, quando anche un dio avesse loro predetto il futuro, avrebbero mai creduto che nel tempo in cui viviamo perfino il nome dei persiani sarebbe stato del tutto cancellato – dei persiani, che erano signori di quasi tutto il mondo – e che i macedoni, il cui nome era prima quasi sconosciuto, sarebbero ora divenuti i padroni di tutto? Ma questo destino, che non scende mai a patti con la vita, che sempre annulla i nostri calcoli con nuovi colpi, che è solito dimostrare la sua potenza distruggendo le nostre speranze, anche ora questo destino, pur dando ai macedoni tutta la ricchezza della Persia, non di meno ha fatto manifesto a tutti gli uomini di aver dato loro queste benedizioni solo fin quando si deciderà a distribuire diversamente.” Demetrio, SUL DESTINO Questo brano tratto dall’opera SUL DESTINO dell’autore greco-antico Demetrio fu ripreso da Polibio, famoso storico romano del periodo della repubblica, per mettere in rilievo la profeticità delle parole e rimarcare il senso del Destino presso il mondo classico. Infatti, nello stesso senso Polibio, emigrato greco e amico di Scipione Emiliano, il distruttore di Cartagine, riporta il pianto e…