Custode del nostro vissuto – SALVATORE CARVELLI
Salvatore Carvelli / 30 Novembre 2012

UNA FOTOGRAFIA E siam per sempre dentro una fotografia, immagine d’un tempo ch’è volato via. E sbiadiscono i ricordi e si attenua il contrasto, come la luce quand’è sera, e si lacerano i contorni e pure si consumano e pure si ingialliscono, come d’autunno le foglie: che cadono a terra, calpestate dall’indifferenza e crepitano, sotto il peso della resa. Ma pur s’incidono barbari i segni su di essa; per le tante genti che l’han maneggiata, per le tante persone che l’han parafrasata. Che con orgoglio la sfoggi, come se fosse vanto di quel che fosti, come se fosse specchio di quel che sei. Perchè certo ancor ti credi, in fondo, dentro quella fotografia.   Salvatore  Carvelli Catturare un’immagine, ma forse più che un’immagine, momenti, attimi, situazioni felici o tristi e conservarli per sempre o quantomeno a lungo una fotografia lo può. Eppure penso che sia solo un’illusione perché i volti o i paesaggi o gli oggetti incapsulati dentro l’obiettivo fotografico, da quel momento in poi, diventano irreali, quasi appartenenti ad un mondo altro, “fissi e irrigiditi in una staticità che fa parte della morte” per usare le parole di Roland Barthes. UNA FOTOGRAFIA è una poesia a rima baciata, di…

Poesiaeletteratura.it is Spam proof, with hiddy