C’è tempo fino al 31 gennaio per iscriversi al Premio InediTO-Colline di Torino 2016, concorso talent-scout che scopre nuovi autori e li proietta verso il mondo dell’editoria attraverso un ricco montepremi giunto al prestigioso traguardo della XV Edizione. Il concorso, punto di riferimento in Italia tra i premi letterari per opere inedite, dedicato a tutte le forme di scrittura (narrativa, poesia, teatro, cinema e musica), è presieduto dal poeta DAVIDE RONDONI e diretto dallo scrittore e cantante jazz Valerio Vigliaturo presidente dell’associazione culturale Il Camaleonte di Chieri (TO) organizzatrice. Per festeggiare tale ricorrenza InediTO ha trovato casa in una nuova veste grafica attraverso il nuovo sito www.premioinedito.it dedicato esclusivamente al premio e ha coinvolto, all’interno della giuria, uno dei più geniali ed estroversi artisti italiani, MORGAN (ospite, insieme ai Bluvertigo, del prossimo Festival di Sanremo), che presiede la sezione del Testo Canzone affiancato da Giordano Sangiorgi e John Vignola. Fanno parte della giuria delle altre sezioni, tra gli altri, Aurelio Picca, Margherita Oggero, Davide Longo, Gianluca e Massimiliano De Serio, Isabella Panfido, Diego Casale, Michele Di Mauro, Antonella Frontani, Luca Ragagnin, Valentina Diana. Novità di quest’edizione il coinvolgimento, oltre che delle città di Torino, Chieri e Santena, di Moncalieri e Chivasso, e le neo…
La band dei Dogma nasce nel 2013 a Chivasso (To). Dopo vari cambi di line-up, è arrivata all’attuale formazione costituita da Beniamino Cristiano alla voce, Armando Calabritto alla chitarra, Tony Scalise al basso, Andrea Ramondetti alla batteria e Jacopo Garimanno alla chitarra solista. “Inconsapevole” è il singolo tratto dal primo album “Sospesi”. “Sospesi” è un disco che riassume le più importanti e suggestive sonorità del british rock degli ultimi quindici anni.L’album “Sospesi” è stato presentato in anteprima durante l’estate 2015 in concerti che hanno visto la partecipazione di Eugenio Finardi, Cristiano De Andrè, Le Custodie Cautelari e molti altri artisti. La band è stata, inoltre, coinvolta, con il brano “Natura Perversa” nel film “Enygma” del regista Alessandro Valenti. Francasca Rita Rombolà ha conversato con I DOGMA su arte, musica, poesia. D – Che importanza ha avuto per I Dogma il british rock? R – I Dogma hanno cercato di dare alla propria musica un’impronta british rock viste le molteplici influenze musicali. Amanti, da sempre, delle sonorità d’oltre Manica hanno voluto fondere suoni e colori british riadattandoli al rock italiano. D – E’ vero che il singolo “Inconsapevole” è stato terminato negli Abbey road studios di Londra da Simon Gibson? Che…
Sarà un’edizione speciale, la quindicesima del Premio InediTO – Colline di Torino 2016 che, per festeggiare la ricorrenza, ha coinvolto all’interno della giuria uno dei più geniali ed estroversi artisti italiani, MORGAN. Punto di riferimento in Italia tra i concorsi letterari nazionali per opere inedite, in occasione di questo importante traguardo, InediTO si è regalato anche una nuova veste grafica attraverso il sito www.premioinedito.it dedicato esclusivamente al premio. Il concorso talent-scout, il cui bando esce in questi giorni e scade il 31 gennaio 2016, è nuovamente presieduto dal poeta DAVIDE RONDONI e diretto dallo scrittore e cantante jazz Valerio Vigliaturo, presidente dell’associazione culturale Il Camaleonte di Chieri (TO) organizzatrice. Ad affiancare Morgan nel ruolo di giurati ci saranno, tra gli altri, Aurelio Picca, Antonio Riccardi, Davide Longo, Margherita Oggero, Diego Casale,Gianluca e Massimiliano De Serio, Michele Di Mauro, Antonella Frontani, Luca Ragagnin. Novità di quest’edizione il coinvolgimento, oltre che delle città di Torino, Chieri e Santena, di Moncalieri e Chivasso, e le neo collaborazioni con il festival letterario, I luoghi delle parole di Chivasso e il festival internazionale di poesia Parole Spalancate di Genova, il sistema delleBiblioteche Civiche Torinesi, il portale ufficiale di prenotazioni della Regione Piemonte Booking Piemonte e…
Nel 2008 il collettivo Dub All Sense(DAS)nasce da un’idea di Luigi “Dubline” Telese, producer e ideologo del progetto. Il primo lavoro discografico dei Dub All Sense prende il nome di “Follow the lion”. Pubblicato nel 2009, il disco vede la partecipazione di Madaski(Africa Unite, Dub Sync)e Paolo Baldini(Alambic Conspiracy, BR Stylers)alla produzione artistica. L’anno 2011,esce l’album “Goodbye Riot” prodotto dal collettivo DAS con la supervisione di Neil Perch, che ne cura il mix e il mastering. Tra il 2015 e il 2016, vedrà la luce il terzo album dei Dub All Sense “Bro”, che segna la definitiva consacrazione, il punto di arrivo e, insieme, di inizio della band. Il singolo dal titolo “Babilonia” è un pezzo piuttosto singolare. Francesca Rita Rombolà ha conversato un pò con i Dub All SenseWatch Full Movie Online Streaming Online and Download D – Babilonia, la grande città dell’antichità; sinonimo di civiltà decadente ossia di caos, di anarchia, di mancanza di valori e di ideali, di schiavitù e sfruttamento, di mancanza di dignità e di rispetto per la vita umana; simbolo di corruzione e di profitto. Insomma, si potrebbe giusto fare un parallelo con il mondo di oggi. Perchè i Dub All Sense…
Claudio Foti nasce il 5 settembre 1967 a Roma, dove vive e lavora. Giornalista, romanziere, saggista ha pubblicato diversi romanzi: MONDO DI ATHON- Dubb e gli adoratori di Fernia – TRILOGIA DI ZYMILL; ROMA 999; TRILOGIA MAYA; 100 COLPI D’ASCIA; LA LANCIA DI LONGINUS fra i più importanti. Mentre fra i saggi spiccano, soprattutto, WINDIGO e CODICE VOYNICH. Alcuni titoli dei suoi racconti: DENDERA; IL RE NERO LYCAORNIA. Claudio Foti collabora con emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali. A testimonianza tangibile della sua passione per la letteratura, ha istituito il premio letterario “Roma da scrivere”. Ma Claudio Foti è, innanzi tutto e primariamente, uno studioso del Mistero in tutte le sue forme e componenti, non solo perché fa parte della redazione di “Portale del Mistero” il primo portale web italiano sui misteri ma perché, da tempo, è uno studioso del famoso Manoscritto(o codice)Voynich, forse il manoscritto misterioso più controverso al mondo, sul quale da sempre studiosi di ogni genere e di fama internazionale, dilettanti e appassionati di mistero, semplici curiosi e perfino la CIA, l’ex KGB sovietico e altri servizi segreti di paesi importanti si sono arrovellati e si arrovellano la mente inutilmente. Francesca Rita Rombolà ha conversato con…
6 agosto 1945. Gli americani sganciano “l’ultima bomba” della Seconda Guerra Mondiale. Una bomba diversa da tutte le altre. Una bomba mai sganciata prima. Una bomba il cui potenziale distruttivo è del tutto sconosciuto e che si rivelerà di una potenza catastrofica inimmaginabile. Si tratta della prima bomba atomica della storia, che annienta in pochi attimi la città giapponese di Hiroshima. Tre giorni dopo, esattamente il 9 agosto, sarà la volta della città di Nagasaki. Finisce “ufficialmente” la guerra, si apre “ufficialmente” l’era del nucleare destinata a cambiare il mondo, che ha in mano, nel bene come nel male, i destini del mondo. Settanta anni trascorsi e una data-simbolo per l’umanità. Il TEMPO NUOVO Un lampo di luce improvviso un fungo micidiale nel cielo terso. E’ l’energia che ha creato l’Universo, è l’energia che distrugge l’Universo. Interdetti i piloti alla guida dell’aereo, ignaro colui che ha sganciato la bomba sulla città. La morte è solo l’ombra di sè stessa nel calore spaventoso che annienta e nullifica in pochi attimi soltanto. Come sarà il mondo domani? E il giorno dopo? E l’altro ancora? Sì, domani l’altro gli uomini rifletteranno sui limiti della scienza e percepiranno l’orrore delle loro paure più inconsce….
Maria Teresa Cipri nasce a Roma, nel 1955, da genitori calabresi. Lavora presso il ministero dell’Economia e delle Finanze, con precedenti collaborazioni presso la Camera dei Deputati e la Presidenza del Consiglio dei Ministri. La passione per la letteratura, la storia dell’arte e la scrittura si manifestano in lei molto presto. Ha all’attivo due romanzi: “La rosa dei sensi” e “L’eredità di Antonio”. Il suo terzo romanzo è “Guerra d’amore”, da poco pubblicato dalla Thoth Edizioni; prova narrativa piuttosto impegnativa che segna, forse, il punto di arrivo di una maturità letteraria a lungo perseguita e ricercata dall’autrice. Una copertina raffinata che rimanda a un’immagine di arte nella visualizzazione immediata, il cui significante veicola, prontamente, la memoria come custode della vita oltre il decadimento materiale e spirituale apportato dal tempo. La lettura del romanzo è piacevole e sembra dare al lettore la possibilità di recepire, volendolo, i molteplici sensi nascosti che l’affabulazione sapiente di una storia rivela senza, però, mai svelare del tutto. Francesca Rita Rombolà conversa con Maria Teresa Cipri a proposito del romanzo “Guerra d’amore”. D – Maria Teresa Cipri, cosa rappresenta per te “Guerra d’amore”? E’ importante aver pubblicato questo libro proprio adesso.? R – “Guerra d’amore” è…
“(…) Mentre l’olismo di Platone era strettamente connesso con il collettivismo tribale delle età precedenti, con il mito dello stato dell’età dell’oro che non conosceva cambiamento alcuno, per cui il suo sogno era di restaurare un’età il più possibile vicina a quella, l’olismo di Marx era invece lanciato verso il futuro: il cambiamento totale non avrebbe dovuto restaurare una società modello su quella antica, su quella originaria, ma crearne una completamente nuova senza quelle contraddizioni interne che già Platone aveva individuate come causa della degenerazione (…)”. Brano tratto da POPPER E LA SOCIETA’ APERTA di Girolamo Cotroneo Questo brano per introdurre una breve riflessione sulla differenza tra la “società aperta” e la “società chiusa” delle quali il libro di Girolamo Cotroneo tratta diffusamente. Una società aperta, cioè liberale, democratica che ha a cuore la dignità umana della persona e il benessere di ogni cittadino e una società chiusa ossia anti-liberale e anti-democratica che non ha nessun rispetto della vita umana e non si cura del benessere di ciascun uomo o donna visti come sudditi e non come cittadini; è questa, in sostanza, l’antitesi di una scelta decisa e radicale che si oppone all’altra. Resta da stabilire, in definitiva, quali sono…
Tre extract del libro I RACCONTI DI BIANCA, scritto da Bianca Mannu, pubblicato dalla Thoth Edizioni: Epistola con “tranche à quatre” (exstract) p. 63-64 Irretita da certe sue battute che mi parvero intelligenti e argute, cominciai a scaldare il sogno di far coppia con lui, sulla base di interessi e curiosità comuni e così trovare possibili ruoli nel sociale. Tu, invece, tentavi di superare la depressione per vedovanza precoce e altri problemi esistenziali. Volevamo, tu e io, riprenderci la vita persa in matrimoni deludenti e poveri di riferimenti extrafamiliari. Io volevo colmare una fame di varia umanità, andare a conoscere l’altra faccia della luna non intellettualizzata che passava per autentica; tu cercavi di mettere in terapia l’aspro itinerario della vedovanza inutilmente prospera. Entrambe c’incrociavamo a percorso inoltrato, un po’ amiche e un po’ straniere. Di tutte e due, ero forse io la più marziana, e ne pagavo lo scotto frequentemente. Volevo incontrare qualcuno Il sogno di Aba (exstract) p. 90-91 Quando Valerio, dalla cattedra dell’aula magna del liceo Dettori, aveva pronunciato quell’espressione, Aba aveva sentito intorno un alitare di arie tiepide e accendersi dentro una luce vivida e calda. E allora aveva cominciato a battere le sue piccole ali e…
“(…) E’ importante, però, il recupero e la conservazione di certi valori della cultura contadina anche per far capire alle generazioni future la semplicità, i sacrifici, il coraggio, la schiettezza, la ricchezza dei valori, la dignità di tutto quel mondo dei nostri padri perchè tutto sia punto di riferimento per un futuro migliore(…)”. Brano tratto dalla prefazione del volume IL RECUPERO DELLA MEMORIA – Gli usi, i costumi e la lingua del territorio brattiroese – di Pasquale Vallone Un titolo dal significato simbolico nel quale sembra concentrarsi l’intero messaggio del libro, un sottotitolo abbastanza impegnativo e una copertina ricercata. Queste le prime tre caratteristiche che colpiscono riguardo al libro di Pasquale Vallone IL RECUPERO DELLA MEMORIA – Gli usi, i costumi e la lingua del territorio brattiroese – quasi una sorta di salvataggio della cultura di “altri tempi” di un piccolo centro (Brattirò) sulle colline di Capo Vaticano, in Calabria. Esso è una panoramica esauriente di quello che di più genuino e spontaneo ha avuto la civiltà rurale di questo territorio, cementatasi attraverso i secoli. Festività, eventi importanti, riti sacri e profani sono descritti in modo semplice e tuttavia con rigore e imparzialità. Notevole soprattutto e di gran merito (è…
“(… ) Se il potere esecutivo ha preso da tempo il posto di quello legislativo in quanto sede della decisione politica, più recentemente al suo interno è cresciuto inequivocabilmente il potere del suo capo. La centralità acquisita dal leader nei processi elettorali e governativi non appare reversibile. Il leader è arrivato fin qui per rimanerci.(…) La forza del leader e quella del suo esecutivo dovranno trovare il loro corrispettivo nella forza delle istituzioni incaricate del loro controllo. Tali istituzioni debbono consentire ai leader e agli esecutivi di governare e contemporaneamente debbono vigilare affinché la loro azione avvenga nel rispetto dei diritti dei cittadini, in particolare di quelli che non si riconoscono nella loro politica. I leader passano, la democrazia rimane. I leader possono sbagliare, la democrazia non può permettersi di farlo. Insomma, la buona democrazia abbisogna di leader (donne, e non solo uomini) che sappiano <<mettere le mani negli ingranaggi della Storia >>, come diceva Max Weber ai suoi studenti quasi un secolo fa, ma deve anche preoccuparsi che lo facciano per migliorare, e non per peggiorare, il suo procedere (…). Ecco perché è tempo di elaborare una cultura politica del governo democratico adeguata alle nuove sfide che quest’ultimo sta…
I TEMPI DURI, band originariamente prodotta da Fabrizio De Andrè e Dori Ghezzi per la Fado, nasce nella prima metà degli anni Ottanta tra le città di Verona e Genova città natale , quest’ultima, di Fabrizio De Andrè. Il nome della band in cui, oltre a Cristiano De Andrè, militano Carlo Facchini, Loby Pimazzoni e Marco Bisotto è un omaggio ai Dire Streets. I TEMPI DURI parteciparono, come gruppo di supporto, a tre tour di Fabrizio De Andrè del 1982: tour invernale, tour europeo e tour estivo. Carlo Facchini conobbe Fabrizio De Andrè durante l’incisione in studio del brano”Una storia sbagliata”, nel quale fu accompagnato alla chitarra da Massimo Bubola. L’esibizione spinse Fabrizio De Andrè ad invitare Carlo Facchini in Sardegna con lui e il figlio Cristiano. Fu in quell’occasione che nacque il rapporto con Cristiano, sfociato poi nella nascita de I TEMPI DURI e con l’entrata nel progetto dell’eclettico e talentuoso chitarrista Loby Pimazzoni e del batterista Marco Bisotto. I TEMPI DURI, oltre a suonare in oltre cento concerti, si esibirono anche in due edizioni del Festivalbar e presentarono i loro brani in alcune trasmissioni televisive tra cui Mr. Fantasy, condotto da Carlo Massarini; Azzurro 83, di Vittorio Salvetti;…
SENATO DELLA REPUBBLICA presso Sala Convegni – Istituto “Santa Maria in Aquiro” – Piazza Capranica, 72 ROMA Intergruppo parlamentare per la musica e meeting delle etichette indipendenti invitano a STATI GENERALI DELLA NUOVA MUSICA. Per l’occasione sarà presentata la nuova edizione del “nuovomeiduemilaequindici” che si terrà a Faenza il 2,3 e 4 ottobre 2015. Interverranno, tra gli altri, i senatori Elena Ferrara e Stefano Collina, l’assessore alla cultura del comune di Faenza, Massimo Isola, e l’organizzatore del Mei Giordano Sangiorgi. Sarà un confronto tra report scaturito in mezzo agli undici Tavoli della Musica di Roma con oltre duecento voci, un’esperienza mai realizzata prima nel settore della musica, per nuovi spunti a beneficio del settore musicale del futuro. Ci saranno anche interventi degli undici coordinatori dei Tavoli della Musica, tenutisi a Roma in occasione di Roma Caput Indie per i venti anni del Mei, gli interventi dei partecipanti ai Tavoli Generali della Nuova Musica e dei presenti in sala. Inizio dell’incontro ore 10.00. Conclusione prevista per le ore 11.45. Concluderanno la manifestazione la senatrice Elena Ferrara, il senatore Stefano Collina e i colleghi parlamentari dell’Intergruppo Parlamentare per la Musica. Coordinano l’incontro: Giordano Sangiorgi con Tiziana Barillà e Carlo Testini. Il Mei…
Michele Mazzeo (in arte Cheap) nasce a Vibo Valentia il 14 novembre 1992. La passione per la musica lo spinge, fin da piccolo, allo studio del sassofono. All’età di circa quattordici anni inizia la sua passione per il rap. Il brano NON DEVI CEDERE è il suo primo lavoro , compreso anche in un album attualmente in lavorazione. Il testo è profondo, intelligente e ricco di contenuti. Cheap è molto bravo nel delineare lo spaccato di vita di un’intera generazione di suoi coetanei che vive un’epoca difficile, tanto più al sud. Metriche funamboliche e ritmo incessante della voce sono le sue caratteristiche per un brano molto introspettivo. NON DEVI CEDERE è un sorprendente incalzare di descrizioni e sensazioni provate da un ragazzo di ventidue anni, che si ritrova a vivere al sud con tutte le contraddizioni che la cosa comporta, con l’amore per la sua terra ma anche con la rabbia di vivere un’apparente assenza di prospettive. Il testo della canzone è dello stesso Cheap, mentre la musica è stata scritta insieme a Ettore Diliberto che si è occupato anche degli arrangiamenti. Francesca Rita Rombolà ha provato a rivolgergli alcune domande. D – Ciao Cheap, sei molto giovane, vedo. Come…
Ho tra le mani un CD. L’ho appena ascoltato. Non si tratta di un CD di canzoni o di brani musicali. In esso ho incontrato suoni, rumori, fruscii, cigolii, voci umane e della natura in una specie di “Zibaldone” in cui l’onomatopeica attraversa ogni traccia dalla prima all’ultima. Ne sono autori Michal Libera e Rinus Van Alebeek. Si è in viaggio…, o meglio, i due autori sono in viaggio in Calabria; una regione dell’estremo sud d’Italia dove la tradizione più remota si mescola all’esotismo e ad una modernità strana quanto di difficile comprensione e descrizione. E il viaggio in una terra esotica e in parte ancora da scoprire viene raccontato, appunto, nelle nove tracce raccolte e registrate, tra luglio e agosto 2014, in varie località calabresi quali: Santa Eufemia di Aspromonte, Gioia Tauro, Roghudi, Catanzaro, Rosarno, Caulonia e altre. “un suono, un odore, un sapore, può creare un’immagine o può restituire un’immagine attraverso il ricordo” diceva Marcel Proust. Alcuni di questi suoni o anche semplici rumori sono riusciti, in me, a suscitare qualcosa: forse un moto interiore, dei ricordi d’infanzia perduti o rimossi, ma pur sempre un qualcosa che rimanda a un tempo semplice e nudo, una vita segnata da…
LA LINGUA DI FIAMMA Mi uccidi, a causa della mia femminilità la lama improvvisa e lenta si abbatte sul mio capo e recide la gola che parlò e non tacque che volle cantare la vita il desiderio, il bello e le passioni. Ho cercato, ogni giorno e ogni notte la lingua di fiamma di quel fuoco atavico che solo riscalda, forse non l’ho mai trovata ma adesso il gelo nelle mie ossa è scomparso nella tempesta andata look at this website. E’ forse l’alba o forse il sole tramonta. Non ho più paura. Danziamo ancora sotto la luna piena, con gli occhi colmi di cielo e le pupille vigili nel chiarore notturno. Fili di luce azzurra tra i capelli, riflessi di amore e sogno sul volto trasfigurato dalla vita, e il fuoco primordiale di un vulcano nella gestualità armoniosa del corpo. A tutte le donne un augurio speciale ricco di poesia, di bellezza, di libertà nel giorno della nostra festa. Francesca Rita Rombolà
L’Associazione Culturale TraccePerLaMeta indice il concorso “… per mangiarti meglio!” con il patrocinio di EXPO Milano 2015, il cui motto è NUTRIRE IL PIANETA / ENERGIA PER LA VITA. Si tratta di un mix di cucina, poesia e scrittura che vuole, per mezzo dell’affabulazione, far conoscere l’alimentazione sicura abituando, soprattutto i bambini, ad avere un rapporto giusto ed equilibrato con il cibo in genere. Raccontando delle fiabe e delle filastrocche insieme alla descrizione di ricette che mescolano ingredienti, fantasia e anche voglia di imparare con spirito leggero e genuino, l’intento del concorso è quello di scoprire o di riscoprire i sapori e i gusti più semplici e più naturali. Per questo motivo il concorso ha ottenuto il patrocinio di EXPO 2015 di Milano. PER MAGGIORI INFORMAZIONI CLICCA QUI
“Sun Tzu disse: E così, nelle operazioni militari: se conosci il nemico e conosci te stesso, nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo. Se non conosci il nemico ma conosci te stesso, le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta. Se non conosci nè il nemico nè te stesso, ogni battaglia significherà per te sconfitta certa.” Brano in versi tratto dal SUN TZU – L’Arte della Guerra <img class="alignleft size-medium wp-image-1673" alt="233px-Enchoen27n3200" src="https://www.poesiaeletteratura.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/02/233px-Enchoen27n3200-199×300.jpg" width="199" height="300" srcset="https://www.poesiaeletteratura.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/02/233px-Enchoen27n3200-199×300.jpg 199w, https://www.poesiaeletteratura.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/02/233px-Enchoen27n3200 more tips here.jpg 233w” sizes=”(max-width: 199px) 100vw, 199px” />Più di duemila e trecento anni fa, nell’odierna Cina del nord, uno stratega o un condottiero di eserciti (forse anche più di uno) mise per iscritto un trattato di arte militare e di saggezza molto più antico e non privo di controversie. In Occidente è conosciuto (di recente) col nome di SUN TZU o L’Arte della Guerra. Il pensiero generale contenuto in questo saggio mostra la prospettiva, radicalmente nuova, di poter raggiungere la vittoria (in qualsiasi campo, e non solo in quello militare) senza combattere e la visione di conquistare intero e intatto il nemico. Da cinquant’anni, cioè più o meno da quando il SUN TZU è stato tradotto in…
TRASH. Termine inglese che può essere tradotto in italiano con “spazzatura”, “rifiuti” anche in senso figurato e anche se i suoi significati non si esauriscono qui. SPAZZATURA. RIFIUTI. E allora iniziamo pure col ricordare che montagne di rifiuti ardono in una terra che tutti ormai conosciamo come “terra dei fuochi” (si potrebbe pensare, con un po’ di immaginazione, che si tratti di una terra fantastica, di un luogo venuto fuori da un qualche romanzo fantasy). TRASH. Rifiuti, quale sinonimo di spazzatura. Ma se nella “terra dei fuochi” la spazzatura è reale e spesso manipolata, in primis dai mass media, e poi a fini politici e per molteplici speculazioni, altrove, ovunque, dappertutto la spazzatura impera in senso non più neanche figurato ma addirittura metaforico, virtuale e mentale, senza tuttavia escludere la componente reale. E’ spazzatura l’arte visiva e pittorica che i critici d’arte presentano al pubblico. Sono spazzatura le creazioni di moda talvolta anche ad alto livello. Sono spazzatura i programmi televisivi e radiofonici. Sono spazzatura gli spettacoli a teatro. E’ spazzatura tutto quel che circola sul web. E’ spazzatura la stampa ossia i giornali di ogni genere. Sono spazzatura i libri che propinano ai lettori (libri – spazzatura) le case…
“(…) Ecco, è da questo strapotere dei partiti che ha origine il sentimento di impunità tipico dei signori di partito. E’ dal mantello di un sistema che protegge le sue classi dirigenti, impedendone il ricambio. E’ dal buco nero di una legge elettorale che lascia a mani nude i cittadini, tanto sono i partiti che decidono gli eletti. E allora la questione legale traligna in questione morale o, meglio, culturale. Perchè se non puoi rompere il sitema ti ci adatti, ti genufletti davanti ai suoi mandarini. Cerchi di propiziartene i favori e, d’altronde, la cultura del favore è sempre stata florida alle nostre latitudini. Da qui la miscela che accende il fuoco della corruzione: l’impunità avvertita dai potenti, il servilismo che ha ormai fiaccato gli italiani (…)” Brano tratto dal libro L’ASSEDIO – La costituzione e i suoi nemici – di Michele Ainis Una costituzione. Una carta costituzionale. La costituzione. Quante persone si sono battute, hanno veramente lottato con passione e hanno anche dato la vita morendo, sotto tortura o per esecuzione capitale come dei malfattori, per riuscire a far promulgare, dal potente di turno, una costituzione che fosse di beneficio per il popolo e per la nazione. Tante persone….