Sibilla Aleramo, pseudonimo di Rina Faccio, è stata una scrittrice piuttosto controversa nel panorama letterario italiano. Sicuramente bisogna considerarla una figura di spicco per quanto riguarda il suo interessamento alla questione femminile e alle problematiche ad essa connesse. Infatti, ha preso parte attiva al Movimento Femminista partecipando al Primo Congresso Femminile Nazionale. E’ stata femminista convinta e pacifista fascista. Ma subito dopo il 1945 divenne accesa comunista, rimanendolo fino alla morte. Fra le sue opere, di certo il romanzo UNA DONNA,oltre ad essere stato quello di maggior successo, è soprattutto quello che maggiormente sembra andare al cuore del problema. La vita di una donna che non vuole più rimanere legata ad una tradizione paternalistica e chiusa, tra la fine dell’ Ottocento e gli inizi del Novecento, non è per niente facile. Forse non solo in Italia, ma anche in altre nazioni occidentali. La protagonista del romanzo si accorge lentamente di essere vittima di atavici pregiudizi che relegano il ruolo della donna in un ristretto spazio famigliare dove ella non ha voce, nè personalità, nè spesso dignità di essere umano. La sua volontà di cambiare questa concezione e di cambiare ella stessa, si scontra con un mondo provinciale e dalla mentalità…