“(…)Noi però, i sopravvissuti, abbiamo dei doveri non solo verso i morti, ma anche verso le generazioni future: dobbiamo trasmettere loro le nostre esperienze, sì che ne possano trarre degli insegnamenti. Informarsi significa difendersi.(…) Come far capire a chi conosce la morte soltanto dalla lettura dei giornali che cosa prova un uomo che vede il fumo al di sopra dei crematori e sa che quel greve odore dolciastro è quanto resta di persone che ancora ieri marciavano in una lunga colonna per le strade del lager?(…)Il dilemma fondamentale mi sembra proprio questo: noi abbiamo il dovere di mostrare ai giovani quanto unico e inaudito, quanto inconcepibile, quanto eccezionale sia stato il tempo dell’Olocausto.” Brano tratto dal libro GIUSTIZIA, NON VENDETTA di Simon Wiesenthal Chi è Simon Wiesenthal? Un architetto ebreo sopravvissuto ai campi di sterminio nazisti e divenuto, in seguito, alla fine della guerra, il più famoso “cacciatore di nazisti”. Dunque un “sopravvissuto” all’Olocausto che, come afferma nel brano riportato, ha il dovere verso i morti e verso i vivi; verso il passato e verso il futuro di mantenere la memoria, di conservare il ricordo perchè il mondo, l’umanità non dimentichino. Non dimentichino mai. Il 27 gennaio è stata proclamata…