Negli anni Settanta del secolo scorso l’Irlanda ha subito una serie di radicali cambiamenti. Al suo ingresso nella Comunità Europea fece seguito un notevole incremento dello sviluppo a livello regionale, un miglioramento degli standard educativi e un innalzamento del livello del turismo. Anche le arti beneficiarono di questo clima complessivamente migliore e maggiormente cosmopolita. Nel 1973 venne ristrutturato lo Arts Council of Ireland e, nel 1980, il violinista di Dublino Paddy Glackin venne scelto per la carica, di recente istituzione, di capo consulente per la musica tradizionale. Il suo compito consisteva nel monitorare e sviluppare politiche che avessero un impatto sulla conservazione e sull’esecuzione della musica tradizionale. Contemporaneamente, però, i musicisti tradizionali stavano per essere trascinati dalle inesorabili correnti dei cambiamenti sociali ed economici che stavano mutando il corso della vita irlandese. Ancora negli anni Settanta e poi Ottanta del Novecento, mentre i musicisti tradizionali riflettevano sulla propria notorietà, divenne evidente il fatto che la musica tradizionale irlandese era definitivamente entrata a far parte della cultura popolare; allo stesso tempo, i responsabili dell’educazione a livello statale e dei mass media si stavano interessando, in maniera sempre più intelligente, al suo futuro. Importanti programmi televisivi(tra i quali “Mo Cheol Thù, The…