Vincenza Alfano, scrittrice e insegnante, è nata e risiede a Napoli. Dirige le attività dell’Officina della scrittura “Homo Scrivens”, laboratorio di scrittura creativa, e si occupa di scouting letterario. Ha vinto numerosi concorsi letterari e ha partecipato a numerosi progetti di scrittura collettiva fra cui “l’Enciclopedia degli scrittori inesistenti 2.0″(Homo Scrivens 2012). Ha pubblicato , finora, i romanzi : “Via da lì”(Boopen LED 2010); “Fiction”(Fotocity Edizioni 2011);” Balla solo per me”(Giulio Perrone Editore 2016), la raccolta di racconti “Il cuore nel cassetto”(Graus Editore 2012); “L’unica ragione”(Homo Scrivens 2012); il saggio “A Napoli – con Maurizio De Giovanni(Giulio Perrone Editore 2015). Francesca Rita Rombolà ha conversato con lei. D – Professoressa Alfano, vorrei iniziare questa conversazione con una domanda forse un tantino scontata e banale. Che cos’è per lei la scrittura? R – La scrittura è per me una necessità, è il mio modo di stare al mondo, è una continua indagine attraverso la quale provo a capire chi sono e qual è il senso dell’esistenza. Le storie che racconto sono paradigmi, i personaggi pongono domande, aprono varchi nei dubbi, nelle attese, nelle ipotesi. Scrivo come se stessi leggendo un romanzo scritto da un altro, mi immergo in altre vite, altri…